Cgil, Cisl e Uil e i sindacati delle banche hanno incontrato gli studenti di tre scuole per un confronto sulla strage che fece 18 morti e cambiò la storia dell'Italia.
Una bella mattinata, di riflessione e confronto sulla bomba scoppiata all'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura, in Piazza Fontana, a Milano. E' quella che si è tenuta oggi presso il Teatro Pime, che ha visto protagonisti i giovani di tre scuole superiori: la Bottoni e la Varalli di Milano e l'Argentia di Gorgonzola.
Nel corso di un convegno promosso da Cgil, Cisl e Uil e dai sindacati dei lavoratori delle banche, i ragazzi hanno dialogato con chi, per diverse ragioni, è rimasto coinvolto dalla strage che il 12 dicembre 1969 provocò 18 vittime e 88 feriti e cambio la storia del Paese: la giornalista e storica Benedetta Tobagi; il presidente dell'Associazione familiari delle vittime di Piazza Fontana Carlo Arnoldi (che nell'attentato di 50 anni fa perse il padre Giovanni, allora 42ene), il presidente dell'Anpi di Milano Roberto Cenati; il magistrato Armando Spataro; l'ex segretario generale nazionale della Uil Giorgio Benvenuto.
Quella di PIazza Fontana è una delle pagine più tristi della storia repubblicana. E' una storia di depistaggi, di ritardi nei processi, di manomissioni alle indagini da parte di corpi deviati dello Stato e delle forze dell'ordine e da esponenti delle istituzioni che arrivavano direttamente dal fascismo. Inizialmente la strage fu addebitata al mondo degli anarchici (in particolare finirono nel mirino degli inquirenti Pietro Valpreda e Giuseppe Pinelli, quest'ultimo morto in circostanze misteriose precipitando da un ufficio della Questura milanese), ma negli anni successivi si capì che dietro quella bomba (e altre in quegli anni) c'erano i neofascisti. .
Dopo una lunghissima storia processuale non si è arrivati ad una sentenza di colpevolezza giuridica, ma nel 2005 la Cassazione ha certificato la verità storica: ad organizzare ed eseguire l'attentato fu l'organizzazione dell'estrema destra veneta Ordine Nuovo.
L'incontro con gli studenti è stato introdotto, a nome di Cgil, Cisl e Uil, dal segretario della Cisl milanese Carlo Gerla. Per il Comune è, invece, intervenuto il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè.
La mattinata è stata intervallata da quattro intermezzi musicali, a cura dei coristi della sezione Anpi del Teatro alla Scala che hanno cantato una romanza del Rigoletto, Va pensiero, Nessun dorma e Bella Ciao. A guidare il dibattito, il giornalista Luca Telese.