Mobilitazione per pensioni eque, meno tasse, una sanità migliore e una legge sulla non autosufficienza.
Oltre 60 pullman, centinaia di posti-treno prenotati: più di 3.500 pensionati si preparano a partire dalla Lombardia per la manifestazione di sabato 1 giugno a Roma, organizzata per protestare contro le politiche del governo in materia previdenziale. Significativo lo slogan scelto: Dateci retta! I pensionati vogliono essere ascoltati.
"A giugno – spiega Gabriella Tonello, segretaria generale della Fnp Cisl milanese – tutti i pensionati avranno il conguaglio della trattenuta da gennaio a giugno, inoltre è prevista la diminuzione dell’assegno per quelli che prendono 1.500 euro lordi. Questi ultimi sono stati definiti gli avari di Molière, come se fossero dei ricchi egoisti. Tutto ciò procurerà alle casse dello Stato 3 miliardi di euro che non saranno utilizzati per abbassare il debito pubblico, ma per i condoni”.
La manifestazione nazionale, indetta da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Roma, è stata spostata da piazza del Popolo a piazza San Giovanni, per le altissime adesioni registrate tra i pensionati in tutta Italia.
"Tale decisione – osserva Emilio Didonè, segretario generale della Fnp Cisl Lombardia - descrive bene il clima di insofferenza e di insoddisfazione nei confronti delle politiche adottate finora da questo e dai precedenti governi, che hanno fatto cassa ancora una volta con i pensionati, penalizzando, come sempre, milioni di persone anziane".
La manifestazione sarà la tappa finale di un percorso di mobilitazione che ha avuto inizio il 9 maggio scorso, con tre grandi assemblee unitarie in contemporanea a Padova, Roma e Napoli. Nel milanese la mobilitazione è stata preparata con aseemblee a Bollate, Gorgonzola e Rozzano.
Spi, Fnp e Uilp hanno chiesto di ridurre le tasse sulle pensioni che risultano essere, oggi, le più alte d’Europa e interventi per avere una sanità in grado di rispondere realmente alle esigenze dei pensionati, con risorse maggiori da destinare all’assistenza. I sindacati unitari hanno, inoltre, sottolineato la necessità di una legge sulla non autosufficienza, perché la questione degli anziani e dei disabili gravi è diventata una vera emergenza nazionale. Ma finora il governo non ha dato risposte.
In ogni caso Spi Cgi, Fnp Cisl e Uilp Uil sono decisi a continuare le mobilitazioni nel Paese fino a quando saranno ascoltate le loro ragioni.