Tra gli "studenti" anche quattro giovani della Cisl di Milano. La segretaria Furlan alla cerimonia di consegna di diplomi e "zainetti".
Avere dirigenti sindacali formati, aggiornati, preparati, per vincere le sfide continue della società in evoluzione. E’ un must per un sindacato che vuole stare al passo del cambiamento e dare risposte sempre più efficaci alle persone che rappresenta e tutela. Ne è convinta la Cisl Lombardia che ha celebrato la chiusura della prima edizione della sua Scuola sindacale permanente e dato il via alla nuova annualità 2019/2020.
Conclusasi il 22 marzo scorso, la prima edizione della scuola ha visto la partecipazione di 20 giovani sindacalisti, futuri quadri dirigenti delle unioni territoriali e delle categorie. A loro allo Spazio Mil di Sesto San Giovanni è stato consegnato l’attestato di partecipazione dal segretario generale della Cisl lombarda Ugo Duci, dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dalla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
I giovani sindacalisti hanno passato idealmente il testimone ai 24 nuovi corsisti che nei prossimi mesi seguiranno le lezioni della seconda edizione della scuola e attraverso un percorso di 40 giornate d’aula articolate su dieci mesi affronteranno diversi argomenti: Diritto del lavoro; Contrattazione 1: Impresa 4.0; Politica del lavoro; Contrattazione2: il benessere; Welfare, Comunicazione; Appartenenza associativa; Negoziazione; Informatica/Statistica.
La Cisl milanese conta due studenti uscenti e due entranti. A Massimiliano Genova e Matteo Parmigiani è stato consegnato il “diploma” di fine corso, a Roberta Ferrante e Sabria Sharif lo “zainetto” per il nuovo anno.