Dimauro, Fp Cisl: “Non ci risulta alcun rinforzo degli organici per vigilare sui ‘furbetti’ del reddito di cittadinanza”.
A Milano e nel bacino territoriale di Monza-Brianza e Lodi c’è una grave carenza di ispettori del lavoro. A denunciarlo è la Fp Cisl milanese, citando come fonte la Direzione territoriale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro.
“In una riunione convocata la scorsa settimana presso la sede milanese dell’Ispettorato – afferma Giorgio Dimauro, segretario della Fp Cisl di Milano – ci è stato comunicato che in quest’area mancano circa 300 ispettori. Attualmente quelli operativi sul territorio sono una sessantina, a cui vanno aggiunti circa 20 impiegati negli uffici. Pochissimi, soprattutto adesso che parte il reddito di cittadinanza: chi controllerà su eventuali abusi?”.
Nel sindacato hanno fatto scalpore le dichiarazioni di ieri della sottosegretaria al ministero dell’Economia e Finanze, Laura Castelli.
“Alla stampa – aggiunge Dimauro – la sottosegretaria Castelli ha spiegato che è stato assunto un contingente ad hoc nella Guardia di Finanza e all’Ispettorato del Lavoro per controllare i furbetti del reddito di cittadinanza. Alla Fp Cisl milanese, per quanto riguarda l’Ispettorato del Lavoro, non risulta che questo sia avvenuto. Anzi, la Direzione territoriale ha annunciato che partirà una riorganizzazione degli uffici, che non prevede alcuna nuova assunzione”.
Riorganizzazione che, peraltro, non piace al sindacato, perché calata dall’alto, senza neppure consultare i dirigenti.