Cisl e Repubblica degli stagisti presentano “Stageneration” un progetto per informare e tutelare i giovani stagisti. Lunedì 11 febbraio a Milano.
Stage, croce e delizia dei giovani in cerca di lavoro. Per molti è la porta d’accesso alla prima occupazione, per altri è un’esperienza da dimenticare, sottopagata e poco produttiva in quanto a competenze acquisite. In Lombardia, secondo gli ultimi dati del ministero del Lavoro, nel 2017 ne sono stati attivati ben 76.665 di extracurricolari, cioè svolti al di fuori dei percorsi di studio, in aumento del 16% rispetto all’anno precedente. Con il 20,8% sul totale nazionale, la nostra regione si conferma in testa per numero di tirocini extracurricolari attivati. E il numero complessivo dei tirocini lombardi si avvicina verosimilmente a 120-130mila, considerando anche il numero dei curricolari (per il quale purtroppo non sono disponibili dati).
Per aiutare i ragazzi a orientarsi, informarli su diritti e doveri dello stage, Cisl Lombardia e Repubblica degli Stagisti hanno dato il via al progetto “Stageneration”, una serie di videopillole dal linguaggio fresco e smart che saranno presentate lunedì 11 febbraio dalle 16 a Milano nel corso dell’evento “StaGenerando opportunità”.
Organizzato in collaborazione con Cisl Milano Metropoli, Ial Impresa sociale, e il Comune di Milano, l’evento sarà anche l’occasione per fare il punto sul quadro nazionale ed europeo dei tirocini.
I lavori saranno introdotti alle ore 16 dal segretario della Cisl milanese, Eros Lanzoni.
Alle ore 17 è prevista inoltre la tavola rotonda “Stage e non solo: quali opportunità per i giovani?”, cui interverranno l’assessore al Lavoro del Comune di Milano, Cristina Tajani, il direttore della Direzione generale Istruzione Formazione Lavoro della Regione Lombardia, Gianni Bocchieri, la giornalista Eleonora Voltolina, fondatrice della testata online Repubblica degli Stagisti, e Mirko Dolzadelli, segretario regionale Cisl Lombardia. Un momento di discussione e confronto per fare il punto su ciò che le amministrazioni pubbliche e gli organismi intermedi fanno e possono fare per “oliare” il meccanismo di transizione dalla formazione al lavoro e accompagnare i giovani dagli stage al primo impiego.