MOBILITAZIONE
Engineering Italia: i lavoratori chiedono il contratto integrativo

Sciopero e presidio: l'azienda è in salute, ma il rinnovo manca dal 2009. Fragomena, Fim Cisl: "Atteggiamento di chiusura inaccettabile". 

Mobilitazione al  Gruppo Engineering Italia, società leader del settore informatico che conta circa 10.000 addetti. I lavoratori hanno scioperato per due ore e presidiato la sede milanese di Assago. Quella di oggi fa parte di un “pacchetto” di  iniziative di protesta proclamato lo scorso settembre dal Coordinamento nazionale delle RSU (finora sono state effettuate 12 ore di sciopero). L’oggetto del contendere è il contratto integrativo, fermo dal 2009, che l’azienda è disponibile a rinnovare, ma a “costo zero” e senza margini di trattativa.

“L’atteggiamento di chiusura dell’azienda è inaccettabile – osserva Stefania Fragomena, segretaria della Fim Cisl di Milano -; Engineering fattura oltre un miliardo di euro e acquisisce società di anno in anno. Il contratto di secondo livello è un investimento per i suoi dipendenti. Il nostro obiettivo è riprendere il tavolo negoziale per chiedere di riconoscere ai lavoratori i benefici di cui, ad oggi, godono solo gli azionisti. E’ grazie ai lavoratori se Engineering è leader sul mercato nazionale e internazionale”.

Il Coordinamento delle RSU ha deciso di chiedere all’azienda un incontro entro gennaio per riaffrontare, come previsto dagli accordi che li regolamentano, i temi del lavoro agile, delle ferie solidali e dell’assistenza sanitaria integrativa. L’auspicio dei sindacati è che in quel confronto emergano anche disponibilità concrete per la riapertura del negoziato sul contratto integrativo.

Al momento sono state proclamate altre 2 ore di astensione dal lavoro per il 29 gennaio, mentre a febbraio, in assenza di segnali positivi dalla controparte, è previsto anche lo sciopero della reperibilità.

15/01/2019
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