I manifestanti: "Quando c'è da fare cassa i governi colpiscono sempre i pensionati. Contestati i tagli alla rivalutazione degli assegni".
I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato oggi a Milano, sotto la Prefettura, per protestare contro il blocco della rivalutazione delle pensioni previsto dalla manovra economica del Governo.
“Ogni volta che c’è da trovare soldi – spiega il segretario generale della Fnp Cisl Lombardia, Emilio Didonè – i governi vanno a colpire i pensionati, e il Governo giallo-verde non ha fatto eccezione. Oggi siamo in piazza non per difendere le pensioni d’oro, come qualcuno vuole far credere, ma quelle di chi ha lavorato e versato contributi per 35-40 anni e oggi si trova con un assegno da 1.200, 1.300. 1.400 euro netti al mese. I pensionati hanno già dato, è ora di dire basta”.
Nonostante il periodo festivo, la piazza all’angolo fra via Vivaio e corso Monforte ha raccolto un buon numero di manifestanti.
“La rivalutazione delle pensioni – si legge in un comunicato unitario - è una questione di equità. Da anni chiediamo che venga finalmente riconosciuto ai trattamenti pensionistici un meccanismo di rivalutazione che risponda ai reali bisogni di milioni di pensionati e pensionate, che permetta davvero di non far perdere il potere di acquisto delle pensioni, come di fatto oggi accade. Come sindacato lo avevamo ottenuto!!! E, invece, il Governo ‘del cosiddetto cambiamento’ si allinea alle prassi consolidata, colpisce e fa cassa con i pensionati e non agisce in modo forte e determinato, ad esempio contro l’evasione fiscale”.
Ma la manovra non scontenta solo i pensionati: Cgil, Cisl e Uil sono pronte a mobilitarsi, perché ritengono che la legge di bilancio non risponda ai veri problemi e al bisogno di sviluppo del Paese.
“Questa manovra non ci piace – osserva il segretario generale della Cisl milanese, Carlo Gerla -; i contenuti sono iniqui: c’è poco sulla crescita e c’è poco sul lavoro. Inoltre i due interventi cardine, i provvedimenti-bandiera del Governo giallo-verde, ovvero il reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni, sono ancora troppo confusi. Oggi manifestiamo con i pensionati, poi proseguiremo con una grande mobilitazione unitaria a gennaio, a Roma”.
Nella giornata si sono tenute manifestazioni analoghe a quella milanese a Varese, Lecco, Monza e Mantova.