L'intervento della leader della Cisl sul quotidiano 'Avvenire' a proposito della "vicenda" della nave Diciotti e delle urgenze economiche e sociali del Paese.
E' stato un nuovo e concreto gesto di solidarietà della Chiesa italiana la scelta di offrire accoglienza ad un centinaio dei profughi della nave 'Diciotti'. Va dato atto alla Cei ed alle associazioni cattoliche di essersi battute per trovare una soluzione umanitaria al dramma di tante persone in condizioni davvero disperate e gravi. Ed è significativo che molti di questi profughi saranno ospitati in una comunità dove comincerà subito il processo di integrazione attraverso l'apprendimento della lingua italiana. Questa è la strada giusta. Ha detto bene Papa Francesco: "Occorre una accoglienza ragionevole e questo compito lo deve individuare l'Europa. Bisogna dialogare e le soluzioni si trovano". Si devono ricercare alleanze sul piano europeo con i paesi che hanno nella loro tradizione politica e sociale la cultura dell'accoglienza e della integrazione tra i popoli e non quella dei muri, della xenofobia e addirittura del razzismo. Per questo obiettivo tutto il sindacato europeo deve mobilitarsi unito, mettendo in campo una iniziativa comune per rilanciare il processo di integrazione europea nel quadro dei valori dell'accoglienza pacifica, di una solidale e corretta distribuzione dei migranti in tutti i paesi della Ue, della cooperazione internazionale, del contrasto ai trafficanti di uomini e donne. Non si va da nessuna parte drammatizzando la situazione con scelte demagogiche e populiste che rischiano di alimentare sentimenti di xenofobia e di razzismo.