Il "ristorante" della Caritas Ambroisiana ospiterà a cena i senza tetto, a pranzo gli anziani soli. Un volume spiega come preparare un buon piatto con gli scarti.
Mentre ad agosto i servizi pubblici riducono gli orari, il Refettorio Ambrosiano raddoppia. Come già sperimentato lo scorso anno, la mensa solidale di piazza Greco oltre a funzionare, di sera, per i senza tetto; eccezionalmente, nel mese di agosto, sarà aperta anche a pranzo per gli anziani, per lo più del quartiere.
Il turno pomeridiano, previsto fino al 31 agosto, si svolge nella fascia oraria dalle 12.30 alle 13.30. A beneficarne sono 58 over 65enni residenti nel quartiere di Greco (decanati di Niguarda, Turro e Zara) e nelle altre periferie cittadine.
Gli anziani hanno l’opportunità di pranzare insieme in un ambiente molto accogliente, in cui ogni dettaglio è curato, dagli elementi di arredo al servizio, allo scopo di favorire la convivialità e rendere il pranzo un’autentica occasione di ristoro non solo materiale, come è scritto nel nome stesso di questo luogo: refettorio dalla parola latina reficere, rinnovare.
Il potenziamento estivo delle attività del Refettorio è reso possibile dal progetto “Et voilà, il pranzo è servito” cui hanno aderito 25 volontari. Compito dei volontari, suddivisi in 5 squadre, è quello di svolgere la funzione di “commis de rang”, l’assistente di sala, che nei ristoranti stellati cui il Refettorio si ispira, si occupa del servizio ai tavoli.
"La povertà più grande è la solitudine. Soprattutto nel mese di agosto, quando le città si svuotano per le ferie, l’isolamento sociale può essere drammatico per le persone più fragili, come gli anziani. Noi facciamo la nostra parte per superare questo problema, utilizzando come antidoto le relazioni di buon vicinato. E per tessere questi legami i volontari rappresentano un valore aggiunto insostituibile. Pranzare insieme al Refettorio accolti da gente con il sorriso, che ti serve a tavola con la cura che si deve ad un ospite di riguardo, è una delle nostre risposte", spiega Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.
Butta in tavola
Caritas Ambrosiana
IPL, 18 euro
Tutte le ricette di questo libro nascono da un'esperienza unica nel panorama italiano, quella del Refettorio Ambrosiano di Milano, realizzato da Caritas Ambrosiana durante Expo 2015. Un luogo "bello e buono", dove ogni giorno si cucinano per i poveri le eccedenze di cibo della grande distribuzione, di mense e aziende alimentari, seguendo le ricette insegnate dai grandi chef che si sono alternati ai fornelli del Refettorio nei sei mesi di Expo. Il libro unisce dunque tre finalità: insegna ricette buone e semplici per non buttare via niente; sostiene l'impegno di solidarietà della Caritas; alimenta una cultura contro lo spreco e contro l'esclusione sociale. Per realizzare questa pubblicazione è stato fondamentale l'apporto dello chef Massimo Bottura, che ha ideato il Refettorio Ambrosiano con Davide Rampello e Caritas Ambrosiana, e dei suoi colleghi che hanno donato le ricette raccontate nella seconda parte del libro. Gli chef che hanno collaborato: MASSIMO BOTTURA chef e proprietario dell'Osteria Francescana a Modena; ANDREA APREA chef del ristorante Vun al Park Hyatt di Milano; EMILIO BARBIERI chef del ristorante Strada facendo di Modena; MATTEO BARONETTO chef del ristorante Del Cambio di Torino; GIOVANNI CUOCCI chef e proprietario dell'osteria La Lanterna di Diogenea Solara di Bomporto (Modena); GIORGIO DAMINI chef della Macelleria Damini&affini di Arzignano (Vicenza); RINO DUCA chef dell'osteria Il grano di pepe di Ravarino (Modena); ROBERTO PETZA chef del ristorante S'Apposentu di Siddi, in Sardegna; NICOLA PORTINARI chef del ristorante La Peca di Lonigo (Vicenza); LUCIANO TONA direttore didattico di Alma, Scuola Internazionale di Cucina della Reggia di Colorno (Parma).