TRASPORTO FERROVIARIO
Trenord: il progetto della Regione non convince i sindacati

Il comunicato stampa Filt Cgil, FIt Cisl, Uiltrasporti e Cgil, Cisl, Uil. 

A seguito della nostra richiesta di incontro si è tenuta una riunione con Regione Lombardia rappresentata dal presidente, con gli assessori ai Trasporti e al Bilancio di Regione Lombardia, Il presidente di FNM ed il consigliere Bonomi.

In apertura dell’incontro Regione Lombardia ha illustrato le ragioni della scelta: A fronte della oggettiva difficoltà di Trenord di fornire ai cittadini lombardi un servizio puntuale ed adeguato, la separazione appare l’unica scelta attuabile, vista l’impossibilità di un accordo con l’altro azionista. In particolare nessuno dei due soggetti sarebbe disponibile a cedere il controllo di Trenord e Trenitalia avrebbe vincolato gli investimenti sulla flotta, oggettivamente indispensabile per aumentare la qualità del trasporto, alla acquisizione della maggioranza azionaria dell'azienda. Ciononostante Regione ritiene che tale scelta porterà ad un miglioramento immediato delle condizioni del servizio, soprattutto per l’impegno di Trenitalia a inviare materiale rotabile nuovo, in attesa di perfezionare l’operazione.

Le organizzazioni sindacali hanno espresso preoccupazione e perplessità sul progetto sia per quanto riguarda le conseguenze per gli utenti lombardi ed i lavoratori, e sia per la mancata informazione preventiva e la condivisione che in passato, con la nascita di Trenord, le organizzazioni sindacali avevano agito.

Le organizzazioni sindacali avevano condiviso infatti la creazione di Trenord come strumento per superare le divisioni tra le due reti (FSI e FNM) creando una sinergia utile soprattutto sul piano del servizio a beneficio dei cittadini. La strada che si sta percorrendo oggi non è l’unica possibile per salvaguardare questo obbiettivo, ma sembra prendere solo atto degli interessi divergenti dei due azionisti che, seppure comprensibili, non possono avere il sopravvento su quelli degli utenti.

Tale scelta inoltre rischia di rappresentare un precedente per tutto il Paese bloccando quindi l’idea di integrazione tra reti e sistemi di trasporto. Andrà  verificata invece la solidità e la tenuta delle due strutture in cui si ripiegherà.

Cgil Cisl e Uil hanno altresì rappresentato le notevoli difficoltà che la separazione comporterà per i lavoratori sia sul piano contrattuale che nella definizione delle platee dei lavoratori coinvolti.

24/07/2018
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