300 forestali in attesa di incarico, senza lavoro e senza stipendio fino a giugno.
A rischio la manutenzione del territorio boschivo, dei sentieri e dei torrenti della Lombardia, anche per l'estate 2018. A causa del rinvio a giugno dell'esito del bando sulle misure forestali atteso per aprile, denuncia la Fai Cisl Lombardia, circa 300 lavoratori forestali restano per un altro mese e mezzo in attesa di incarico e quindi senza lavoro e senza stipendio.
“Ciò che è stato fatto in questi anni da Regione Lombardia con il “Piano di sviluppo rurale” ha avuto un effetto certo: mettere in grossa difficoltà i Consorzi Forestali e con essi a rischio il lavoro di centinaia di persone e la manutenzione del territorio montano e boschivo”, afferma Oliviero Sora, segretario regionale Fai Cisl Lombardia, che insieme agli altri sindacati del settore ha chiesto un incontro urgente all'assessore all’Agricoltura, Alimentazione e al Sistema del Verde di Regione Lombardia, Fabio Rolfi.
“La Regione ha fatto slittare a giugno l’esito del bando sulle misure forestali atteso per l’inizio di aprile, con la graduatoria dei progetti approvati e l’assegnazione dei finanziamenti - aggiunge Sora -. In questo modo i circa 300 lavoratori che dovrebbero occuparsi della manutenzione del territorio montano restano per un altro mese e mezzo senza lavoro e senza stipendio. Il tutto va ad aggiungersi ai cinque mesi invernali senza reddito per il fermo di tutte le attività”.
La Valle Camonica è il territorio più colpito da questi ritardi. “Probabilmente una qualche responsabilità – afferma Sora - è anche dei Comuni che sono soci dei Consorzi forestali e che non sono riusciti ad attivare quelle soluzioni che la Comunità Montana ha consigliato per poter partire con i lavori primaverili”.
La Fai Cisl Lombardia auspica che l'assessore Rolfi convochi al più presto i sindacati “e chiarisca – conclude Oliviero Sora - se se vuole dare un segnale di discontinuità rispetto alla gestione passata, ponendo finalmente la giusta attenzione al nostro territorio montano”.