COMMERCIO
#LaFestaNonSiVende: i sindacati dicono no al lavoro a Pasqua

Migliaia di addetti del commercio non potranno passare in famiglia le festività pasquali: perchè dovranno andare a lavorare. La protesta di Fisascat, Filcams e Uiltucs.

Anche quest’anno migliaia di lavoratrici e lavoratori del commercio non potranno passare le feste con i propri cari perché moltissime attività commerciali resteranno aperte per le prossime festività di Pasqua e Pasquetta.

La liberalizzazione selvaggia degli orari commerciali non ha portato ad un aumento dell’occupazione e neanche rilanciato i consumi, ma di contro, lavoratrici e lavoratori si sono visti peggiorare le condizioni di vita e di lavoro.

A ciò si aggiungono le numerose procedure di licenziamento collettivo avviate da diverse aziende della Grande Distribuzione e l’assenza, da troppi anni, di un contratto nazionale del settore.

Da tempo continuiamo a batterci per una seria regolamentazione delle aperture degli esercizi commerciali e a rivendicare il diritto delle lavoratrici e lavoratori del commercio di poter condividere e trascorrere con i propri cari e le proprie famiglie alcune giornate dell’anno.

Ancora una volta siamo costretti a ribadire che non esiste l’obbligo contrattuale della prestazione festiva, pertanto invitiamo le lavoratrici e i lavoratori del commercio ad astenersi dal prestare la propria attività lavorativa nelle giornate festive.

Inoltre, in considerazione del fatto che alcune imprese, soprattutto della Grande Distribuzione, hanno fatto sottoscrivere ai propri dipendenti, in modo del tutto illegittimo, l’obbligo del lavoro festivo e domenicale, invitiamo questi ultimi, in caso di pressioni o forzature aziendali a rivolgersi ai propri Rappresentanti Sindacali oppure alle sedi sindacali di Filcams, Fisascat e Uiltucs.

Le segreterie milanesi
Filcams–CGIL Fisascat–CISL Uiltucs-UIL

28/03/2018
ALLEGATI
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