Sul numero di Job di marzo c'è un inserto dedicato all'artigianato: i dati economci, gli enti bilaterali, le prestazioni di welfare. Lo speciale è introdotto dall'articolo che segue di Carlo Gerla, responsabile per la segreteria di Cisl Milano Metropoli del Mercato del lavoro, in cui, tra l'altro, si parla del rafforzamento e del rilancio dello Sportello artigianato. Altri approfondimenti sul tema saranno pubblicati sui prossimi numeri di Job

L’artigianato costituisce uno dei settori portanti dell’economia del nostro Paese, che è anche il primo della Ue come numero di imprese e occupati. Rispetto alla situazione generale del settore, nonostante gli effetti della crisi economica, si è altrettanto manifestata e consolidata una profonda trasformazione dei mercati in cui l’innovazione, l’utilizzo delle nuove tecnologie e la specializzazione hanno rappresentato la capacità delle imprese di investire nella crescita e lo sviluppo. Nel settore si lavora anche con tecnologie avanzate, nella consapevolezza che servono professionalità e competenze per essere più efficienti nella competitività del mercato. Questo valore aggiunto ha dimostrato di resistere di fronte alla crisi: il 55% delle imprese artigiane
d’eccellenza non ha dovuto razionalizzare la forza lavoro e il 15% ha provveduto a rafforzare l’organico con nuove assunzioni.

I  limiti della frammentazione

L’artigianato è uno dei settori storicamente più difficili da tutelare per ragioni di frammentazione delle attività produttive, di composizione di piccole aziende, a volte a conduzione famigliare e spesso addirittura individuale, caratterizzato per di più di contratti di lavoro divisi tra di loro. Nonostante le complessità tipiche del settore, Cgil Cisl Uil, attraverso gli Enti bilaterali costituiti dai sindacati e dalle Associazioni datoriali, sono riuscite a mettere in campo strumenti di aiuto per i lavoratori e le imprese. Per i lavoratori è  attivo un sistema articolato e concreto di azioni: Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato, il Fondo interprofessionale per la formazione, Wi.la e San.arti. Gli strumenti a sostegno del welfare testimoniano come la bilateralità sia una leva della contrattazione che produce effetti positivi, non solo nell’ambito dell’artigianato ma anche in quello sociale.Il ruolo degli Enti bilateraliLa bilateralità nell’artigianato promuove, con il fondo dedicato alla formazione, iniziative di formazione continua all’interno di piani formativi elaborati in sede di dialogo sociale volte a valorizzare le risorse umane a sviluppare i settori di attività delle piccole e medie imprese. La formazione continua costituisce infatti il fattore determinante per il miglioramento delle funzioni strategiche per gestire il cambiamento, l’innovazione organizzativa dell’impresa, nonché la crescita delle competenze dei lavoratori e delle prospettive professionali. Bilateralità e partecipazione rappresentano, peraltro, la soluzione più autorevole e credibile per superare ogni residua cultura antagonista nei rapporti di produzione e per avviare un rinnovato clima di fiducia e collaborazione, una virtuosa alleanza capitale e lavoro sui criteri della crescita, dello sviluppo e della giustizia sociale in un contesto destinato a sopportare frequenti cause di instabilità.

Lombardia: un sistema diffuso

Il sistema dell’artigianato in Lombardia è molto diffuso: coinvolge circa 250 mila aziende con oltre 300 mila dipendenti. Nel territorio di Milano le imprese attive sono circa 90 mila, con circa 120 mila addetti. Le aziende aderenti al sistema bilaterale milanese artigiano (Eba) sono 8146 con 14341 addetti.

Con lo Sportello artigianato (rivisto e potenziato), la Cisl e le sue categorie intendono fornire alle lavoratrici e ai lavoratori un servizio indirizzato a dare maggiore conoscenza e assistenza sui diritti e sulle opportunità che il sindacato conquista attraverso la contrattazione.