Da giovedì 8 a lunedì 12 marzo, nei padiglioni di fieramilanocity, va in scena la seconda edizione della kermesse letteraria. Il ruolo dell'editoria cattolica.
Data, luogo e orari diversi. E un programma di qualità, che spazia fra i generi e i linguaggi, piuttosto che puntare sui grandi nomi. Tempo di Libri ( www.tempodilibri.it ), la fiera internazionale dell’editoria di Milano, cerca di fare tesoro degli errori della precedente (e prima) edizione, per attirare il pubblico dei lettori e i professionisti del settore. L’edizione 2018 è in programma da giovedì 8 a lunedì 12 marzo (l’anno scorso si era tenuta a ridosso del Salone del libro di Torino), sarà ospitata presso gli spazi di fieramilanocity (non più nei padiglioni di Rho-Fiera, scomodi da raggiungere), e chiuderà più tardi (il 9 e il 10, alle 22). Per i visitatori sarà l’occasione per girare fra gli stand, fare acquisti, incontrare gli scrittori preferiti.
“Questo evento - spiega il presidente dell’Associazione Italiana Editori, Ricardo Franco Levi – è un nuovo segno di vitalità del mondo del libro, che sta vivendo una stagione felice, dopo anni di difficoltà. Gli italiani che leggono sono più del 60%, non siamo al livello degli altri grandi Paesi, ma è già qualcosa. Da segnalare il gemellaggio con la grande Fiera di Francoforte, che nel 2023 vedrà l’Italia Paese ospite d’onore”.
L’iniziativa è organizzata dalla “Fabbrica del Libro”. L’obiettivo è superare ampiamente gli 80mila visitatori registrati nel 2017, aprendosi maggiormente alla città e coinvolgendo i luoghi dove si fa e si “consuma” cultura (scuole, università, musei, teatri…).
“L’idea iniziale – osserva il nuovo direttore Andrea Kerbaker (succeduto a Chiara Valerio) – era di creare una manifestazione che fosse inclusiva, leggera, allegra, varia e quindi abbiamo cercato di muoverci in queste direzioni. Partiremo con una festa aperta a tutti, il 7 marzo, durante la quale un gruppo di ragazzi universitari leggerà degli Incipit e verrà reso omaggio a Umberto Eco, con la lettura di un suo testo”. Il programma è denso e interessante. Più che sulle stelle della letteratura e delle classifiche di vendita (tra i superbig ci sarà il solo John Grisham), gli organizzatori puntano sulla qualità e sulla varietà. In calendario sono previsti oltre 650 appuntamenti, con 900 autori, distribuiti attraverso cinque sentieri tematici, uno per ogni giornata: Donne , Ribellione , Milano , Libri e immagine , Mondo digitale . Garantite divagazioni e uscite fuori-traccia.
Alla manifestazione saranno presenti anche gli editori cattolici e la Chiesa Ambrosiana. Sabato 10 marzo, alle ore 10.30 il cardinale Angelo Scola parlerà dei rapporti fra le religioni ("Cristiani e musulmani: fede e libertà dentro la città plurale"); alle 14 l'arcivescovo Mario Delpini ricorderà la figura di Papa Paolo VI; alle 20 monsignor Luca Bressan si confronterà sul tema dell'immigrazione ("Milano e le sue comunità multietniche"). Di editoria cattolica ha parlato il direttore di Centro Ambrosiano, Gianni Cappelletto, nel servizio di Anna Maria Braccini per Chiesa Tv.
All'iniziativa è dedicato un articolo di Via Po, l'inserto culturale del quotidiano della Cisl, Conquiste del Lavoro .