I sindacati contestano il merito della legge, perché i nuovi criteri di assegnazione penalizzano chi ha più bisogno, ma anche il metodo. Oggi la domanda va fatta attraverso una piattaforma informatica: un problema in più, soprattutto per anziani e indigenti.
Il nuovo sistema di assegnazione delle case popolari previsto dalla legge regionale 16/2016 è un disastro. Non usano giri di parole i sindacati degli inquilini, che hanno analizzato i dati sulla sperimentazione nei bacini di Monza, Cinisello e Sesto San Giovanni. E proprio a Sesto hanno tenuto una conferenza stampa.
Delle quasi 2.800 domande avanzate con i vecchi bandi comunali nei tre bacini, il nuovo sistema ne ha accettate solo 700. Comunque la penuria di case resta alta: quelle oggi disponibili sono 102.