MOBILITAZIONE
Edilizia: sciopero nazionale per il contratto

Il segretario generale della Filca Cisl nazionale, Franco Turri, è intervenuto alla manifestazione di Cagliari, la delegazione milanese al corteo di Torino.

Per il lavoro, il contratto, la salute, le pensioni: questi i temi al centro dello sciopero nazionale dell’intero comparto dell’edilizia, in programma oggi, lunedì 18 dicembre. La mobilitazione è stata decisa dalle segreterie di FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil. Il segretario generale della Filca Cisl nazionale, Franco Turri, è intervenuto alla manifestazione di Cagliari, mentre la delegazione milanese ha partecipato al corteo di Torino.

Lo sciopero è stato indetto “dopo aver preso atto, ancora una volta, dello stallo nella trattativa per il rinnovo del contratto edile, scaduto da quasi un anno e mezzo” spiegano i segretari generali Panzarella, Turri, Genovesi, che proseguono: “avevamo annunciato nei mesi scorsi la mobilitazione per novembre, qualora le associazioni datoriali non avessero mostrato disponibilità ad un avanzamento nella trattativa. Nel frattempo, abbiamo svolto oltre mille assemblee nei cantieri per spiegare ai lavoratori le nostre proposte e le difficoltà che abbiamo incontrato nel negoziato. Oggi dobbiamo prendere atto che dalle associazioni datoriali non sono giunte reali disponibilità ed aperture.”

Aumenti salariali in linea con gli altri settori e finalizzati anche ad aiutare una ripresa dei consumi al servizio del Paese; difesa e riforma delle Casse Edili a tutela di tutti i lavoratori (operai, impiegati, ecc.), contro il lavoro nero e per sostenere le imprese più serie contro la concorrenza sleale e il dumping; più sicurezza sui posti di lavoro, contro gli infortuni e gli incidenti mortali che, drammaticamente, crescono ogni giorno di più; creazione di un Fondo Sanitario Integrativo Nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione; potenziamento del Fondo integrativo per il Pensionamento anticipato, dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e creare così occasioni di lavoro, di qualità, per tanti giovani: queste le rivendicazioni dei sindacati, che per Panzarella, Turri, Genovesi vanno nella direzione di “un Contratto Nazionale al servizio di una qualificazione maggiore del sistema, del lavoro e dell’impresa, per poter affrontare le sfide di un settore che sta cambiando nei suoi processi e nei suoi prodotti (riqualificazione, rigenerazione, messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico e privato, ecc.) per cui servono più professionalità, più qualità, più partecipazione.“

Ma le controparti “continuano con tatticismi dilatori a prendere tempo, non rispondendo nel merito alle nostre proposte e non accettando la sfida che i lavoratori ed il Sindacato hanno lanciato.”

18/12/2017
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