Il nuovo libro di Franco Forte: un romanzo tra storia, avventura, mitologia e fantasy. Con due illustri protagonisti: Giulio Cesare e Cleopatra.
Franco Forte, autore di romanzi storici, tra giallo e avventura (e un pizzico di fantasy), è in libreria con “Cesare il conquistatore” (Mondadori). Protagonista del romanzo, come nel precedente “Cesare l’immortale”, è ancora l’imperatore romano, che non è stato ucciso durante la congiura delle Idi di marzo, ma anzi, dopo avere inscenato la propria morte insieme a Bruto, è tornato al comando di un manipolo di uomini ben addestrati e pronti a tutto, la Legio Caesaris, con l'intento di esplorare le terre oltre i confini dell'impero per scoprire ricchezze e tesori, sottomettere le popolazioni barbare e, soprattutto, carpire il segreto della vita eterna.
E così, Gaio Giulio Cesare torna a vivere un'avventura a cavallo tra storia, mito e leggenda...
E' quello che cerco di fare con questa serie di romanzi che ambisce a riunire in un unico contenitore tutte le mie esperienze professionali come scrittore: il fantastico, lo storico e la mitologia. Non è un esercizio semplice, ma che mi ha fatto divertire moltissimo durante la sua realizzazione.
In questo caso non si parla solo di mitologia greca o romana.
Esatto. Quello che ho cercato di fare è stato unire al patrimonio mitologico dell'antica Grecia e dell'antica Roma, quello altrettanto affascinante e misterioso dell'antico Egitto, scoprendo analogie davvero straordinarie, che mi hanno consentito di “giocare” un po' con la fantasia per dare al mio protagonista una nuova meta di grande fascino verso cui dirigersi, nella sua ossessiva ricerca del segreto dell'immortalità.
E' così che insieme ad altri personaggi di grande caratura riesce a raggiungere le sorgenti del Nilo.
Raggiunge un luogo che esiste sia nella mitologia greca e romana sia in quella egizia: una immensa palude nei territori lontani e inesplorati dell'Africa, in cui il Nilo ha origine ma in cui, si racconta, esista l'ingresso dell'Averno, il mondo degli inferi nelle cui caverne sotterranee scorre il fiume Stige, le cui acque sono capaci di infondere la vita eterna.
E' per questo che nel romanzo Cesare porta con sé Cleopatra? Perché ha bisogno di qualcuno che conosca bene quei territori?
Ovviamente mi sono divertito a tenere in vita un altro personaggio storico di grande fama come Cleopatra, ultima regina d'Egitto, sfruttando la stessa tecnica per cui sia Cesare sia Cicerone, Spartaco e Bruto, in realtà non sono morti ma si sono sottratti con l'inganno al mondo: un finto suicidio. Lo stesso avviene qui con Cleopatra, che affiancherà Cesare in questa avventura verso le sorgenti del Nilo, come guida per i territori inesplorati che dovranno affrontare, ma soprattutto come spalla femminile di cui un uomo come Cesare non poteva in alcun modo privarsi.
Ma alla fine Cesare riuscirà a conquistare la vita eterna?
Non posso certo rivelarlo adesso! Lasciamo che i lettori lo scoprano leggendo il romanzo. Anche perché di sorprese, fino alla fine, ce ne sono a bizzeffe...
Anche come preludio a eventuali seguiti?
Mai chiudersi a chiave una porta alle spalle! Questo è un piccolo segreto di chi scrive narrativa. Al momento la saga è destinata a chiudersi qui, ma lascerò abbastanza fili narrativi slegati da permettermi, un domani, di riprenderli e riannodarli con qualche altro nuovo romanzo. Ma più che da me, questo dipenderà da quanto i lettori mi faranno capire che ne vorranno ancora.