PAOLA GILARDONI (CISL)
Reddito di inclusione, regole uguali per tutti i Comuni

La Regione deve integrare le risorse  nazionale e ampliare la platea dei bneficiari.  I dati  del primo report sulla povertà in Lombardia CLICCA QUI

 

 

 

 

“Le risorse ci sono adesso si tratta di andare ad integrarle a livello regionale che da dare attuazione alla misura del Reddito di Inclusione Sociale”.  E’ quanto afferma Paola Gilardoni, segretario regionale della Cisl Lombardia, con delega alla Fragilità Sociale e Servizi Sociali per la famiglia, la maternità e l’infanzia in relazione allo studio presentato, ieri mattina, nel corso del convegno Il contrasto alla povertà in Lombardia”, organizzato da Acli Lombardia, Actionaid, Aggiornamenti Sociali, Anci Lombardia, Azione Cattolica di Lombardia, Banco Alimentare Lombardia, Caritas Lombardia, Cisl Lombardia, Cgil Lombardia, Confcooperative Lombardia, Inps Lombardia, Società San Vincenzo de Paoli Lombardia, Uil Milano e Lombardia.

“E il primo monitoraggio di questo tipo – commenta Gilardoni – svolto su tutto il territorio lombardo. Si tratta di uno strumento prezioso perché evidezia le luci ed ombre emerse rispetto alla misura del SIA (Sostegno all’Inclusione Attiva) che certamente costituiscono la base di partenza per il REI (Reddito d’Inclusione Sociale)".
“E’ stata questa, infatti – aggiunge la dirigente cislina – l’occasione per ribadire che occorre un potenziamento dei servizi sociali con un aumento delle figure degli assistenti sociali, oltre ad un maggior raccordo tra le politiche nazionali, regionali e locali in materia di sostegno alle fragilità”.

Il vero banco di prova, allora, per Gilardoni sarà quello di dare ‘regole condivise’ per i 1.523 Comuni lombardi.  “Quando chiediamo un Piano regionale per il contrasto alla povertà diciamo esattamente questo, ossia, evidenziamo la necessità di avere uniformità di parametri rispetto all’applicazione del Reddito d’Inclusione Sociale”. Dentro a questa partita un ruolo centrale lo giocheranno i diversi ambiti di zona che hanno, appunto, il compito di ‘fare rete’ tra i diversi Comuni.

“Da Regione Lombardia – conclude Gilardoni – chiediamo più risorse, così da poter ampliare la platea dei beneficiari di questa misura”.  Ma veniamo a vedere i numeri più significativi emersi da questo report. Il REI in vigore dal primo dicembre scorso dovrebbe interessare circa 18 mila famiglie della nostra regione.  Per il suo buon funzionamento essenziale anche l’interazione con tutte le realtà del terzo settore.


05/12/2017
Fabrizio Valenti - fabrizio.valenti@tin.it
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