Il segretario generale della Cisl milanese: "La manifestazione va fatta. Sbaglia chi vede lo straniero sempre come un pericolo e chi pensa di aprire le porte a tutti. Solidarietà agli agenti colpiti in Stazione Centrale".
“Sbaglia chi propone di sospendere l’iniziativa. Ma è assolutamente necessario spiegare quali sono gli obiettivi. Prima di tutto va espressa piena solidarietà e vicinanza alle forze dell’ordine che sono in prima fila per contrastare la criminalità e per garantire la civile convivenza. Siamo vicini, in particolare, ai due ragazzi feriti davanti alla Stazione Centrale. L’accoglienza dei migranti è una cosa seria, come la loro integrazione nel nostro tessuto sociale. Prova ne sia lo sfruttamento al quale sono sottoposti, col lavoro nero, che sembra non conoscere sosta. Senza contare che, troppo spesso, proprio chi vive ai margini della clandestinità resta impigliato nella piccola criminalità o addirittura nelle organizzazioni mafiose senza scrupoli. E allora non si può cedere alla propaganda, né a chi vede nello straniero, sempre e comunque il pericolo di chi viene a rubarci il lavoro, ma non si può nemmeno pensare di aprire le porte a tutti, senza badare alla situazione che si è già venuta a creare in molte periferie e quartieri della città. Accogliere chi fugge da persecuzioni e guerre è doveroso, così come è necessario assicurargli un asilo degno, con una casa e un lavoro. Altra cosa è il tema delle povertà e delle migrazioni per necessità. Su questo terreno è l’Unione europea che deve fare la sua parte: l’Italia da sola rischia il naufragio. Oggi però – pensando anche al rischio terrorismo - va posto l’accento sulla sicurezza. Dobbiamo sentirci tutti responsabili, accanto ai nostri uomini in divisa. Perché un paese sicuro è più affidabile anche per le migliaia di richiedenti asilo e per le organizzazioni no profit che fanno della solidarietà il loro impegno quotidiano” (impresa-lavoro.com).