Fino al 1950 compiuti i 65 anni si entrava nella Terza età, nel 2013 si saliva a 73 (75 per le donne). Entro il 2020 gli over 65 saranno più dei bimbi sotto i 5 anni.
Da qualche anno i vari esperti-ricercatori delle attività sociali ci invitano a riconsiderare la soglia di età dopo la quale si è considerati anziani , alzando gli attuali 65 anni , tenendo conto dell'attuale realtà. Per verificare concretamente i riscontri necessari a tale adempimento proviamo ad elencare un po' di numeri.
Il miglioramento della salute in generale, ha portato l'Italia nel primato della longevità, superati solo dal Giappone (da noi il 22% della popolazione ha più di 65 anni, in Giappone il 26%, nei Paesi Arabi è l'un percento, nel Mondo 8,1%)
La mancanza/insufficienza di politiche per la famiglia incide pesantemente sul calo delle nascite; in Italia nel 2015 abbiamo avuto 15.000 nascite in meno rispetto al 2014, la popolazione non cresce più e soprattutto invecchia
I componenti della famiglia erano 4,2 nel 1926, 4 nel 1952,3,2 nel 1976,2,3 nel 2016
Ogni 3 coppie, una sola ha un figlio, le altre 2 non ne hanno: negli anni prima citati il tasso di natalità è crollato dal 2,7% allo 0,7% mentre quello di mortalità passa dallo 1,7% all'uno%:All'inizio del 2010 l'Istat aveva previsto che il numero medio di figli per donna feconda doveva essere dello 1,44% invece era dello 1,35%.
A titolo di esempio, nel 2015 erano previste 536.000 nascite, invece sono state 488.000, inoltre era previsto un saldo negativo di 77.000 persone fra nascite/scomparse che invece è stato di 165.000 persone.
In sostanza ogni anno produciamo più pensionati che nati tanto da far dire al Professore Alessandro Rosina( demografo dell'Università Cattolica Milanese):
Tutto ciò pone interrogativi socio/economici ai quali bisogna trovare risposte.