LO STATO SOCIALE
Cos'è e come funziona il cohousing

Una recente comunicazione (14 gennaio) della Fondazione Secondo Welfare viene descritto come il cohousing, ovvero luogo nel quale i residenti  scelgono e accettano di vivere come una comunità nella quale, le abitazioni private, che mantengono un inviolabile spazio privato proprio, vengono completate da aree comuni incoraggianti l'integrazione sociale potrebbe risolvere alcuni problemi vissuti  nell'età anziana. Specificando ancor meglio, i residenti accedono ad attrezzature e strutture comuni come giardini, lavanderie, sale ricreative,  cucine etc...

Qualche premessa per comprendere meglio:

             l'Italia è uno dei Paesi  con più anziani in Europa(incremento aspettativa di vita)

             la percentuale di ultra 65enni cresce molto rapidamente(bassa natalità)

             ciò contribuisce ad una parziale perdita di autonomia

             la graduale perdita di autonomia deve essere rispecchiata nei servizi

Permane l'esigenza di un ripensamento-aggiornamento delle prestazioni sociali in quanto, a nostro avviso, le politiche sociali corrispondono ad un mix di misure, dalle prestazioni previdenziali e sanitarie all'inclusione sociale ; attualmente nel nostro Paese il sostegno alla vecchiaia assorbe circa metà della spesa sociale complessiva.

Eurostat 2015 indica che l'Italia ha una spesa per la vecchiaia fra le più alte mentre le risorse economiche per la famiglia e per l'infanzia  risulta fra le più basse, inoltre , come abbiamo più volte denunciato, il cosiddetto sostegno alla vecchiaia si esplicita in gran parte in erogazioni monetarie (vedi assegno d'accompagnamento etc...) riguarda assai poco l'offerta e la erogazione di servizi

L'allungamento  della aspettativa di vita porta inevitabilmente ad accrescere il bisogno di servizi per la non autosufficienza. Già oggi sono l'undici per cento del totale le famiglie nelle quali è presente un soggetto “fragile” non in grado di espletare almeno una delle funzioni essenziali, ovvero quasi 3 milioni visto che le famiglie superano abbondantemente i 25 milioni. Ma di questi meno del 20% ricevono Assistenza Domiciliare Pubblica e ciò si traduce inevitabilmente o in assistenza diretta della famiglia stessa  o con un largo e costoso utilizzo delle Badanti, fenomeno  tipicamente Italiano senza paragoni in Europa

Per tutte queste ragioni, accompagnate dal cambiamento delle strutture familiari,( sono sempre di più le donne impiegate in attività lavorative con orari sempre più estesi e diversificati)  , ben vengano tutte le azioni utili ad alleggerire sia gli oneri assistenziali  normalmente a carico delle donne , garantendo una assistenza efficace e continuativa.

Nell'Oceano dei “bisogni” correlati alla N.A. totale o parziale saranno benvenute tutte le azioni che portano alla riduzione del fenomeno ivi compreso il Cohousing.

17/02/2016
di Tino Fumagalli
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