Il Tar Lombardia ha respinto il ricorso dei sindacati inquilini contro i provvedimenti di improcedibilità del Comune di Milano, per le domande di assegnazione in deroga di un alloggio popolare. Lasciate senza tutela migliaia di famiglie.
Il Tar Lombardia ha respinto il ricorso presentato da tutti i sindacati inquilini contro i provvedimenti di improcedibilità, emessi dal Comune di Milano, delle domande di assegnazione in deroga di un alloggio popolare.
In questo modo si lasciano definitivamente senza tutela migliaia di famiglie sfrattate o in emergenza abitativa.
Contro questa decisione ricorreremo immediatamente al Consiglio di Stato.
Al di la delle questioni giuridiche è desolante dovere constatare l’incapacità e l’inadeguatezza dell’assessorato alla Casa nell’affrontare l’emergenza abitativa, nonostante quasi 10.000 alloggi pubblici sfitti.
Di una così grave assenza di gestione e offerta abitativa alle famiglie sfrattate o senza casa non vi è traccia nella storia di Milano.
Almeno in questi ultimi mesi di consigliatura il sindaco intervenga per ripristinare un minimo di dignità politica e amministrativa all’interno dell’assessorato alla Casa.
Rispettiamo la sentenza della Quarta Sezione del Tar, ma consideriamo le motivazioni alla base della decisione profondamente sbagliate, superficiali e illogiche, tanto che se applicate a tutti i settori della Pubblica amministrazione sarebbero cancellati la possibilità e, soprattutto, il diritto da parte dei cittadini di potere richiedere alla stessa Pubblica amministrazione l’erogazione di qualsiasi servizio, compresi quelli fondamentali.
Abbiamo già incaricato i nostri legali di inoltrare immediatamente ricorso al Consiglio di Stato per chiedere di riformare la decisione assunta dal Tar Lombardia, poiché siamo convinti dell’assoluta fondatezza delle nostre argomentazioni.
Come abbiamo sempre sottolineato in questi mesi, al di là della disputa giudiziaria, resta la gravità di una scelta politica e amministrativa alla quale nessuno all’interno della Giunta si è opposto.
All’origine di tutto, una sconcertante e inedita decisione dell’assessorato alla Casa di dichiarare improcedibili, cioè di respingere senza neppure esaminare i motivi e la documentazione, le domande di assegnazione di un alloggio in deroga alla graduatoria, presentate dalle famiglie in grave emergenza abitativa o a rischio di perdita dell’abitazione.
La procedura di assegnazione in deroga, unitamente alla gestione delle concessione della forza pubblica e alla collocazione temporanea in albergo delle famiglie sfrattate, è sempre stata da almeno 30 anni a questa parte lo strumento che ha permesso di affrontare l’emergenza sfratti e, più in generale, l’emergenza abitativa relativa alle situazioni familiari più povere e a rischio esclusione sociale.
In pochi mesi l’assessorato alla Casa, attraverso scelte politiche e organizzative sbagliate, fondate sull’improvvisazione e l’autoreferenzialità degli uffici e il progressivo disimpegno dalla gestione dell’emergenza abitativa (delegando quest’ultima al privato sociale e agli incentivi economici per i proprietari di casa), è riuscito a lasciare senza risposte proprio i cittadini più in difficoltà.
I risultati sono le persone sfrattate ogni giorno messe in mezzo alla strada senza alcuna soluzione alternativa, le migliaia di famiglie in attesa di una casa popolare, la riduzione degli alloggi pubblici da destinare all’assegnazione ordinaria e all’emergenza nonostante migliaia di alloggi comunali e ALER sfitti, una gestione kafkiana e inconcludente delle procedure da parte degli uffici e un rapporto sempre più teso con gli utenti.
Non era questo che ci saremmo aspettati da questa Amministrazione comunale.
Per questo, ancora una volta, invitiamo il sindaco Pisapia ad intervenire immediatamente.