Dalla Rai di Milano alla Valle d'Aosta: si inizia il 9 novembre.
Nonostante le polemiche del Cai , il riferimento italiano per gli alpinisti professionisti, Rai Due parte la settimana prossima con quello che ora si chiama Adventure Game (una sorta di Pechino Express) in prima serata. Si tratta di Monte Bianco – Sfida Verticale , un programma che ha impegnato per la registrazione 60 persone tra tecnici, guide alpine e supporto logistico. Ci sono sette celebrità ( Gianluca Zambrotta, Arisa, Jane Alexander, Stefano Maniscalco, Filippo Facci, Dayane Mello, Enzo Salvi ) che si sfidano accompagnate da guide alpine professioniste per la scoperta e la conquista della montagna più celebre d'Italia, il Monte Bianco.
A condurre il programma, tutto in esterna, in onda da lunedi 9 novembre su Rai Due alle 21,15, Caterina Balivo , napoletana che vive parte dell'anno in Val Pusteria in Alto Adige da quando si è sposata, e uno dei più grandi alpinisti al mondo, l'italiano Simone Moro . La base per il cast è stata Courmayeur, ma nelle scene che vanno in onda si vedono anche gli accampamenti che sono stati costruiti temporaneamente, la vita in tenda, la quotidianità degli alpinisti che pochi hanno mostrato prima di questo show.
Come tutti gli sport di nicchia, che sono anche un modus vivendi, si scopre che la comunità di appassionati è un circolo abbastanza chiuso e riottoso alla divulgazione di massa dei segreti e delle fatiche connesse alle imprese di questo genere. La garanzia dovrebbe essere la presenza di Moro: “Voglio subito dire che anche io pagherò un dazio per essermi esposto in uno spettacolo televisivo di questo genere – dice alla presentazione negli studi di Corso Sempione a Milano – perché la celebrità in montagna era un bell'impatto sulla carta anche per me, infatti ci ho pensato prima di accettare. Il taglio del gioco era avventuroso e di rispetto per la montagna, la tv si è adattata alle condizioni della natura e tutte le attrezzature che abbiamo usato non hanno avuto impatto ambientale. Quindi credo di aver fatto bene ad esserci e vorrei dire agli alpinisti di non essere prevenuti. Il nostro sport non è stato ridicolizzato, esce fuori il necessario senso di impegno che ci vuole ma non abbiamo proiettato solo la fatica ma anche il bello di una sfida che credo resti interiore”.
Chi è tornato poi a casa, ora ha chiamato le guide per farsi riaccompagnare sulle vette. Nuova mania contagiosa? “Credo che lo spot alla montagna farà bene a questa disciplina che non si è vista spesso in televisione ed è un bene, tutti ne beneficeranno”.
Sicuramente a cominciare dagli sponsor e fornitori della trasmissione, che hanno per fortuna tutti una ricaduta sul sistema produttivo italiano. C'è la Regione autonoma della Valle d'Aosta che si aspetta ricadute turistiche nella sua natura incontaminata, Salewa che fornisce attrezzatura e abbigliamento, Salice, il marchio tricolore fondato nel 1919, che è presente con gli occhiali.
E poi c'è la brava Caterina Balivo, che dopo aver vinto la sfida proprio dalla Rai di Milano con il suo programma pomeridiano Detto Fatto (alla quarta edizione), ora passa al game in esterna: “Svegliarsi alle 4 ogni giorno per un mese e seguire sempre le avventure in montagna è stata un'esperienza dura che difficilmente dimenticherò. Volevamo uno staff montanaro, il tutto è stato girato in uno scenario naturale pazzesco ed è anche un modo di sognare spazi davvero incredibili. Mi mettevo in discussione ogni giorno e temevo a volte di rallentare la produzione perché stare al passo era dura. Ma forse il crossfit che pratico tutto l'anno mi ha sostenuto, infatti ho scoperto di avere la tempra giusta”.
Monte Bianco (prodotto da Rai e Magnolia), da quello che abbiamo visto in anteprima, ha il merito di portare alla potenziale massa che lo vede un modo nuovo di intrattenimento, una scoperta di un mondo che finora si era visto in pochi documentari e basta. Il piglio elitario delle proteste per la temuta “banalizzazione” è un pretesto infondato. A comparire in onda sono dei veri professionisti della disciplina. Matteo Calcamuggi segue Arisa, prestandosi anche come assistente di fotografia in alta quota. Stefano De Giorgis è con la modella Dayane Mello, che mostrerà un altro lato, molto impegnata nella preparazione fisica. Per Zambritta invece c'è una donna, Giovanna Mongilardi, guida alpina dal 2009 con varie esperienze di ascensioni in Perù e India. Il giornalista Filippo Facci ha con sé Andrea Perrod, che è anche un famoso odsservatore nivologico. Roberto Rossi, che fa anche free ride e roccia, è la guida dell'attrice Jane Alexander, mentre Enzo Salvi è istruito da Alberto Mele, che ha un'agenzia di escursioni tutta sua, la Zerovertigo. L'atleta Stefano Maniscalco è affiancato da Anna Torretta, fondatrice della prima scuola di alpinismo per donne a Innsbruck.