EMERGENZA
Trasporto profughi. Nessun rischio per lavoratori e utenti

Lo sostiene Giovanni Abimelech (Cisl) in netto disaccordo con la lettera in cui il personale Atm si dice non disposto ad affettuare il  trasferimento degli immigrati "per ragioni sanitarie". Tutto avviene secondo le regole, i mezzi prima di tornare in servizio sono sanificati. Sono gli effetti dell'allarmismo degli ultimi giorni.

“Non condividiamo la posizione del coordinamento  delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) di Atm riguardo la non disponibilità del personale ad effettuare il servizio di trasporto dei profughi”. Giovanni Abimelech, segretario lombardo di Fit-Cisl è netto, non lascia alibi a dubbi. La questione è quella della lettera con cui i conducenti degli autobus non si rendono disponibili ad effettuare il trasporto dei profughi “per ragioni sanitarie”, del personale e degli utenti che normalmente usano i mezzi.

“Non c’è nessun rischio. I lavoratori Atm possono stare tranquilli e comportarsi come hanno sempre fatto. Nello specifico abbiamo avuto conferma dall’Azienda, fatture alla mano, che gli autobus utilizzati per il trasferimento degli immigrati, sono regolarmente sanificati  come previsto dal contratto con il Comune di Milano. Purtroppo –prosegue il sindacalista della Cisl- questi sono gli effetti dell’allarmismo creato ad arte negli ultimi giorni sui rischi di contagio da scabbia e tutto il resto. La solidarietà nei confronti di chi ha bisogno ed è  in stato di emergenza fa parte della storia e della cultura dei lavoratori di Atm, tanto è vero che proprio in queste ore ci stiamo adoperando con le altre organizzazioni sindacali, per mettere a disposizione degli immigrati che affollano la Stazione Centrale di Milano, il nostro Dopolavoro”

18/06/2015
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