Al centro del dibattito la gestione dei "flussi" di migranti attraverso il Mediterraneo.
Il 26 e 27 gennaio scorsi presso il Comitato Economico e Sociale Europeo di Bruxelles si è tenuto il primo incontro del Forum Europeo sull'Immigrazione, con l'obiettivo di mettere a confronto la Commissione Europea e la società civile in relazione ai cambiamenti che nel corso di questi anni hanno caratterizzato i flussi migratori verso l'Europa e, in particolare, nella regione del Mediterraneo.
In due giorni di discussione, articolata in momenti di sessione plenaria e in quattro workshop di approfondimento, l'ANOLF e le altre Associazioni e ONG provenienti da tutta Europa, in ragione della loro esperienza in prima linea nell'accoglienza e integrazione sociale dei migranti, sono state chiamate a dare il proprio contributo di riflessione su come gestire i cosiddetti "flussi misti" di migranti attraverso il Mediterraneo e su quali provvedimenti sia necessario prendere a livello europeo per garantire "rotte sicure e futuro sicuro" a chi decide di lasciare il proprio Paese alla ricerca di una vita migliore, per sè e per le proprie famiglie.
Dal dibattito e dal confronto delle reciproche esperienze è emersa una generale condivisione delle criticità sulle quali è necessario intervenire nell'intero processo di gestione dei flussi: dalle campagne di corretta informazione nei luoghi di partenza e di transito in merito ai rischi connessi con i viaggi irregolari alla contemporanea necessità di contrastare il traffico criminale di esseri umani attraverso l'incremento dei canali di accesso legali verso l'Unione Europea, sia per i richiedenti asilo che per coloro che emigrano per ragioni economiche; dall'unanime condivisione dell'importanza di proseguire nell'assistenza con lo spirito di Mare Nostrum alla gestione dell'accoglienza alle frontiere, sia marittime che terrestri, con percorsi formativi finalizzati ad una applicazione coerente e uniforme del principio di non respingimento e al rispetto primario dei diritti fondamentali della persona; da una revisione generale del sistema asilo, con l'obiettivo di garantire uguali standard di accoglienza in ogni Paese della Comunità Europea, all'integrazione fin dal momento dell'arrivo, con un percorso che garantisca un reale accesso ai servizi, al mercato del lavoro e al ricongiungimento con i propri familiari.
Alla presenza del Commissario Europeo e delle diverse cariche che a livello comunitario si occupano del tema, proprio in ragione dell'importanza riconosciuta al ruolo delle nostre Associazioni, è stato quindi chiesto un maggiore coinvolgimento non solo nella fase di gestione delle criticità contingenti, ma anche e soprattutto nei processi decisionali per abbandonare finalmente un approccio troppo spesso emergenziale e definire congiuntamente una politica europea comune e una visione complessiva sull'immigrazione.
Maurizio Bove
CISL Milano Metropoli - Dipartimento Politiche Migratorie