MILANO
Video: emergenza casa, mai così grave negli ultimi 25 anni

Oltre 12mila sfratti esecutivi, 23mila famiglie che aspettano un alloggio popolare. Una situazione esplosiva senza precedenti. Cisl e Sicet  organizzano un presidio e due notti di pernottamento con gli sfrattati in piazza San Fedele. Tutti i dati e le proposte concrete per affrontare la crisi.

 

“La casa prima di tutto”, superare l’emergenza abitativa, garantire il diritto alla casa. E’ questo il titolo delle due giorni  di iniziative promosse dal Sicet  (il sindacato inquilini) e  dalla Cisl  di Milano. Il programma prevede un presidio permanete (uno era stato organizzato l’anno passato) in piazza San Fedele  a partire dalle 18,00 di domani fino alle 9,00 di sabato mattina 31 maggio Un pernottamento collettivo all’aperto con le famiglie sfrattate e un presidio, venerdì 30 alle ore 10,30 davanti all’assessorato alla Casa del Comune in via Larga.

L’EMERGENZA ABITATIVA A MILANO

Milano vive un’emergenza abitativa che non ha precedenti da vent’anni a questa parte. Bastano i dati che seguono a chiarire la drammaticità della situazione:

  • Oltre 12 mila sfratti in esecuzione con richiesta di forza pubblica e di questi oltre l’80% per morosità
  • Circa 7/8 sfratti eseguiti ogni giorno dagli Ufficiali giudiziari
  • Circa 640 famiglie con l’assegnazione sulla carta e prive di offerta di un alloggio pubblico e fra queste almeno 300 famiglie già sfrattate e in mezzo alla strada
  • Oltre 23 mila famiglie collocate in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare
  • Circa 4.500 alloggi pubblici occupati senza titolo quasi tutti da famiglie in stato di necessità
  • Almeno 8 mila alloggi pubblici sfitti che non vengono assegnati
  • Solo 90 alloggi pubblici disponibili per l’offerta nei primi 3 mesi di quest’anno

LE RICHIESTE DI CISL E SICET

  • Un provvedimento urgente per la graduazione della concessione della forza pubblica nelle esecuzioni degli sfratti per garantire il passaggio da casa a casa
  • La garanzia dell’offerta di un alloggio alla famiglia sfrattata prima dell’esecuzione e, in assenza la temporanea collocazione in albergo o altro ricovero
  • Il rapido e pieno utilizzo per l’assegnazione degli 8 mila alloggi pubblici oggi tenuti sfitti e il ritorno nel sistema dell’offerta a canone sociale di tutti gli alloggi vuoti inseriti nei piani vendita e rimasti senza acquirenti
  • Il mantenimento della destinazione a canone sociale degli alloggi pubblici, senza sottrazioni di patrimonio da destinare ad altre funzioni, e il blocco di ogni piano di vendita
  • Il recupero in capo al Comune di tutta la procedura di assegnazione e la costituzione di un unico Ufficio Assegnazioni per gestire l’offerta complessiva degli alloggi pubblici disponibili
  • L’applicazione immediata degli accordi sindacali con il Comune sull’aumento dell’offerta abitativa a canone sociale e la soluzione delle occupazioni senza titolo in stato di necessità
  • Una gestione trasparente e celere dell’istruttoria delle domande di sfratto e delle procedure di assegnazione in deroga alla graduatoria
28/05/2014
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