Sono in 14 e non hanno più di 13 anni. In giuria Bastianich, Barbieri e Borghese.
C’è un intento didattico anche in questa nuova produzione di Sky Uno HD, Junior Masterchef Italia che va in onda ogni giovedì dal 13 marzo alle 21,10.
Le grandi manovre nel network a pagamento (si vocifera da tempo uno sbarco sul digitale gratuito del canale news) partono dai più piccoli. E da quello che si ha in casa, sia per quanto riguarda la “spesa culinaria” che per quanto concerne i volti noti della rete. A giudicare 14 piccoli talenti in cucina (ma detta così sembra minaccioso) saranno Lidia Bastianich, Bruno Barbieri e Alessandro Borghese.
Vista l’anteprima del prodotto possiamo dire che alcuni dubbi sull’intento sono chiariti. Prima di tutto si cerca di incentivare la cucina come elemento di convivialità, di identificazione culturale e di crescita. Il fare la spesa, lo scegliere gli ingredienti, la sapienza con cui vanno mescolati. Tutto può far bene alla conoscenza generale dell’argomento. Meno intrigante, quasi allarmante, la pressione, sia psicologica che temporale, che i concorrenti subiscono. Sarà un modo per attribuir loro responsabilità? Non è chiaro, ma certo vedere tra il pubblico genitori che si affannano se scivola il budino dal piatto del figlio, non è proprio edificante.
È un gioco? Mica tanto: in palio 15mila euro di borsa di studio (da spendere come si vuole, non solo in lezioni di cucina) offerta da Banca Sistema e pure un viaggio formato family a Disneyland Paris.
I conduttori assicurano che non ci sono lacrime e sangue ma solo lezioni di cucina, competizione, certo ma a fin di bene.
La fascia è quella dei 9-13 anni e le puntate sono state già tutte registrate (10 per 5 serate). Il tutto è avvenuto a Milano, tanto che c’è anche un’incursione (o meglio, escursione) notturna al Museo di Scienza e della Tecnica. “Una notte da soli fuori, forse la prima per molti dei piccoli coinvolti”, dicono dalla dirigenza. È finita che poi i junior chef si son messi a preparare la colazione ai dipendenti del museo.
Idea carina, molto è affidato comunque al montaggio e all’accattivante pathos da talent, anche se formato junior. E sì, perché Barbieri è proprio morbido, almeno rispetto ai suoi standard, anzi anche più umano, Borghese è l’amicone che però non la manda a dire. Lidia Bastianich è la vedette, che fa anche un po’ da mamma e questo è un registro relativamente nuovo. A metà tra la rassicurante tata che consiglia bene e una Clerici formato international, la diva dei cooking show americani (ha vinto l’Emmy awards l’anno scorso) ha fondato la sua fama sulla riscoperta dei sapori regionali italiani. Quindi giusto che sia qui, che porti apertura e dia consigli. Chissà che anche Junior Masterchef non diventi un punto di riferimento per una nuova fascia, così come lo è stato Masterchef. Magari al netto dei patemi dei genitori.