Proclamato la stato di agitazione. Venerdì prossimo, 21 febbraio, previsto un incontro in Prefettura.
Venerdì scorso si è svolto un incontro al San Raffaele con l'ARIFL, l'agenzia regionale che ha condotto le trattative che avevano portato 10 mesi fa alla firma dell'accordo con la nuova proprietà dell'Ospedale dopo le note vicende che erano culminate con la minaccia di oltre 240 licenziamenti.
In particolare i rappresentanti della RSU e della Cisl FP hanno chiesto un intervento per ripristinare le corrette relazioni sindacali dopo l'ennesima decisione unilaterale dell'azienda che ha approvato un regolamento sul personale che di fatto sancisce il definitivo superamento del contratto nazionale.
La RSU e il sindacato hanno denunciato il mancato rispetto di alcuni punti dell'accordo a suo tempo sottoscritto, in particolare per quanto riguarda la rendicontazione degli effetti del piano di risanamento. A fronte dei tagli effettuati sugli stipendi dei dipendenti e di un organico in diminuzione di oltre 200 unità non è dato di sapere gli effetti sui conti economici dell'azienda.
Forti preoccupazioni sono state inoltre espresse sulla qualità dei servizi e delle prestazioni erogate a fronte della diminuzione degli organici e delle politiche di risparmio intraprese.
Il regolamento approvato unilateralmente prevede poi un ulteriore blocco salariale per tutto il 2015 a differenza di quanto contenuto nell'accordo solo fino al luglio 2015.
Mentre si aspetta l'intervento della Regione Cgil, Cisl e Uil di categoria, oltre alla RSU, hanno già aperto lo stato di agitazione. La richiesta è il ritiro del regolamento e la ripresa del tavolo negoziale. Venerdì si terrà un incontro in Prefettura.