Intervenendo oggi, a nome di Cgil, Cisl e Uil, al Forum delle politiche sociali, il segretario della Cisl di Milano Metropoli, Beppe Saronni, ha criticato le scelte di Palazzo Marino: "Sindacato mai coinvolto nelle decisioni. I tagli di bilancio hanno penalizzato anziani e fasce deboli. No al centro delle culture migranti”.
Dichiarazione Saronni: “Pur riconoscendo utile l’organizzazione di questo Forum, dobbiamo evidenziare che su questi temi, al di là delle dichiarazioni di intenti, il confronto tra sindacato e amministrazione comunale è fin qui mancato. Cgil, Cisl e Uil rappresentano nel milanese oltre 500mila persone, tra le quali molti anziani o appartenenti alle fasce deboli, e per questo rivendichiamo un ruolo più attivo e partecipativo. Non accettiamo di fare quelli che vengono chiamati a decisioni già prese. Nel merito delle questioni poi, pur consapevoli dei sacrifici chiesti agli enti locali, non possiamo non rilevare le responsabilità del Comune che, in fase di bilancio, ha penalizzato proprio le famiglie e le persone più in difficoltà. Pensiamo, ad esempio, all’addizionale Irpef caricata del 418% in più per i redditi fino a 34mila euro a fronte del 115% in più per i redditi oltre gli 80mila euro: della serie chi è benestante paga meno. O ancora il taglio di 6 milioni di euro sulla spesa per le case di riposo, senza alcun contestuale potenziamento del servizio di assistenza domiciliare. Non ci convince nemmeno il progetto del Centro delle culture migranti: è un inutile spreco di risorse. Serve un cambio di passo, a maggior ragione in una fase di crisi come l’attuale, e serve più attenzione da parte dell’assessorato alle voci della società civile”.