Non ci sono solo serie americane a popolare il piccolo schermo italiano. Le sit com e i serial importati a volte sembrano troppo distanti dalla nostra quotidianità. Poi col Natale, si sa, in Italia c’è tutto un  mondo a parte che non può essere assimilato a niente altro nel mondo. Per questo la Indigo Film ha deciso di trasporre prima al cinema (evento da un solo giorno) e poi in tv (su Rai Due alle 21 del 27 dicembre) la fortunata serie  di “ Una mamma imperfetta ” in versione natalizia. La web serie è andata online sul Corriere.it e in televisione su Rai 2. Al debutto sul sito del Corriere della Sera, ha ottenuto oltre un milione di visualizzazioni in sole 5 settimane, con una media di 43 mila spettatori in streaming per puntata.

Il Natale della Mamma Imperfetta, uno specialone da 90 minuti racconta quindi con l’ironia e il ritmo tipico del linguaggio narrativo che si sta consolidando su internet, l’arrivo delle feste natalizie e l’incombenza dei preparativi. Si vedono le quattro protagoniste alle prese con la quotidianità prefestiva: dalla corsa ai regali al cenone della vigilia, con equivoci, litigi e rispettive riappacificazioni. «Ho voluto creare degli anti-modelli – spiega il regista Ivan Cotroneo – perché queste donne sotto i 40 sono davvero così e ci doveva essere uno schema narrativo che potesse aderire alla nostra realtà. Ho scelto anche attrici brave, che potessero cambiare registro all’improvviso, dal tragico al comico, ma senza i nomi popolari che avrebbero fagocitato i personaggi». E l’esperimento (coraggioso specie per una tv generalista) funziona anche sul grande schermo.

Ieri all’anteprima di Milano tantissime persone hanno seguito le gesta delle protagoniste e hanno affollato l’incontro con gli artisti per fare domande e chiedere quanto della storia sia identificato con i personaggi che la interpretano. Merito dell’affezione delle web series, visto che andando in streaming quotidianamente su internet, creano una familiarità che difficilmente è replicabile in altri mezzi. Cotroneo, che ha sceneggiato il blockbuster tv Tutti Pazzi Per Amore, è intelligente e arguto nell’inscenare situazioni tipicamente italiane, senza mai strafare. Una fotografia e uno stile da gran cinema (l’ultima scena ricorda il film dell’anno, La Grande Bellezza) fanno il resto. «Abbiamo preso anche ispirazione in fieri, aggiungendo dei dettagli ai personaggi man mano che giravamo, prendendo spunto realmente da cose che arrivavano dal vissuto degli attori stessi». Lucia Mascino, Fausto Maria Sciarappa, Alessia Barela, Anna Ferzetti e Vanessa Compagnucci sono più che brave e soprattutto, credibili. L’affetto che si sta generando nei confronti dell’operazione è qualcosa di più virale della semplice ammirazione di spettatori televisivi. «La donna oggi – dice Cotroneo – è in una fase di riposizionamento e volevamo raccontare la verità, non come fanno gli americani che rappresentano sempre protagoniste dominatrici, che si affermano, che comandano. Qui escono fuori fragilità e dubbi in cui il pubblico si riflette». Concorda anche la produttrice Francesca Cima di Rai Fiction: «L’immagine della donna è ormai passata dalla lavoratrice tutto-fare all’individuo che decide di scegliere per se e per la famiglia le cose che vuole, e che non deve per forza fare. La narrazione della serie va in questa direzione. Anche se con il genere che si sta facendo largo in Rete, è sempre più difficile capire di quale categoria cinematografica si sta parlando. Per noi questo è un vero film».

Una menzione a parte merita l’elegante cameo di Marco Guazzone & gli STAG , la giovane band indipendente, molto popolare sul web, che interpreta nella scena conclusiva “ Jingle Bells ” (prodotto da Paolo Buonvino), uno dei brani che compongono la colonna sonora de “ Il natale della mamma imperfetta ”.