I QUADERNI DI JOB
Via Tadino 23. Il libro

La storia e i personaggi della sede della Cisl milanese

Se a Milano dici via Tadino pensi alla Cisl. E vicercersa. Qui, da sempre, da quando è stata fondata, c'è la sede della Cisl di Milano. Da qui sono passati migliaia e migliaia militanti del sindacato. Qui hanno iniziato la loro attività dirigenti che poi hanno assunto un ruolo di primo piano a livello locale e nazionale,  nell'organizzazione e fuori. Qui sono nate esperienze significative che hanno innovato il sindacato nei decenni scorsi. Non solo, al civico  23 della via che corre parallela a Corso Buenos Aires, hanno trovato accoglienza le esperienze più significative della società milanese: dai giovani che avevano scelto il servizio civile in alternativa a quello militare a Walter Tobagi  e i sui amici che  nella sede della Cisl hanno dato vita a una delle più importanti componenti del sindacato dei giornalisti. In via Tadino non si è fatto ( e non si fa) solo sindacato ma anche cultura e prima ancora accoglienza. La sede è sempre stata aperta alla società milanese, ai bisogni via via emergenti ed è, idealmente e fisicamente, uno dei punti di riferimento della città.

Per la prima volta la storia di questo edificio, che all'origine era un convento di suore e poi del giornale cattolico l'Italia, è raccontata in un libro, "Via Tadino 23", appunto, che ripercorre dettaglitamente le tappe della  "casa delle lavoratrici e dei lavoratori milanesi". Un racconto che tiene conto necessariamente di date e documenti ( si tratta pur sempre di un immobile fatto di mattoni, contratti d'affitto e d'acquisto, visure catastali) ma soprattutto delle persone che hanno vissuto e vivono queste mura. Nomi, come già detto, conosciuti ben oltre via Tadino e altri, meno noti, ma che hanno lasciato in via Tadino la traccia indelebile del loro passaggio.

Il libro è aperto da una prefazione del cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano che si conclude con queste  significative parole : "Le pagine di questo volume, carico di fatti ed episodi stimolanti, la cui lettura rinfresca la memoria sulla travagliata ma affascinante seconda metà del secolo scorso, saranno di aiuto per un più deciso e lieto impegno nel presente". Segue l'introduzione  di Danilo Galvagni, attuale segretario generale di Cisl Milano metropoli che, tra l'altro, riflette sul significato, nel mondo di  internet e della globalizzazione, della sede come luogo fisico d'incontro e confronto tra persone in carne ed ossa. Infine, prima dell'inizio del racconto di "via Tadino 23", c'è l'intensa e affettuosa dedica, di Maria Grazia Fabrizio (militante e segretario generale della Cisl di Milano) a Giovanni Paolucci, suo marito e uno dei principali artefici della SEDE così com'è oggi. E' proprio dal ricordo della figura e del lavoro di Paolucci che nasce l'idea di questo libro.

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Fotogallery: le foto del libro e le altre

12/12/2013
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