LAVORO
Accordo alla Bindi: stop ai 150 licenziamenti

Dopo 17 ore di trattativa in Assolombarda, sindacati e azienda hanno trovato un'intesa che scongiura gli esuberi. Parla il segretario generale della fai Cisl milanese, Massimiliano Albanese. Il comunicato stampa unitario.

COMUNICATO STAMPA VERTENZA BINDI
FAI CISL, FLAI CGIL, UILA UIL
Segreterie di Milano


Alla fine ha prevalso la responsabilità sociale, scongiurati i 150 esuberi.

Milano. 6.12.13. Dopo una maratona durata oltre 17 ore di trattativa in Assolombarda, la società Bindi ha condiviso nel piano industriale/organizzativo le proposte delle organizzazioni sindacali: pertanto è stato definitivamente ritirato l’originario progetto che avrebbe comportato 150 esuberi.

L’accordo raggiunto nella mattinata del 5 dicembre, ed accolto positivamente dalle assemblee dei lavoratori, prevede per i prossimi due anni, ma anche successivamente, accanto alla salvaguardia dei livelli occupazionali con strumenti di legge e di contratto non traumatici, un concreto piano industriale di rilancio, che è caratterizzato da un impegnativo pacchetto di investimenti di oltre 6,5 milioni di euro, che interesseranno oltre ai processi industriali di produzione anche la strategia commerciale, che sarà rinnovata ed arricchita.

L’accordo, che coinvolge diversi aspetti, dagli orari all’organizzazione del lavoro, sino ad un’attenta gestione della cassa integrazione straordinaria che abbina equità ed efficienza organizzativa, prevede anche il mantenimento di alcune produzioni e la possibilità di internalizzarne altre, con lo scopo evidente non solo di salvaguardare posti di lavoro ma anche di sfruttare l’alta professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori Bindi, che si traduce poi in alta qualità dei prodotti.

I prossimi passi saranno svolti presso i competenti uffici istituzionali per definire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali nonché per risolvere alcuni nodi sulle aree impiegatizie.

Ci aspettano senza dubbio due anni impegnativi in merito alla gestione del piano industriale che deve rilanciare la competitività della società.

Le organizzazioni sindacali sono fiduciose del nuovo corso intrapreso dalle relazioni industriali, che dimostreranno quanto responsabilità sociale e competitività della società possono procedere nella stessa direzione.

06/12/2013
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