Un gruppo di ricecatori della Bicocca di Milano ha scoperto che, dopo una leggera stimolazione elettrica dell corteccia cerebrale, aumenta il grado di apprezzamento delle opere d'arte (solo quelle figurative). Ventiquattro i giovani (18-28 anni) testati.
Una (leggera) stimolazione elettrica del cervello può cambiare il grado di apprezzamento delle opere d'arte figurative. Questa la conclusione a cui è giunto il gruppo di studio coordinato da Zaira Cattaneo, ricercatore di psicobiologia e psicologia fisiologica nel dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca e realizzato con il contributo di Carlotta Lega, dottoranda in psicologia presso l’ateneo milanese, Albert Flexas, Enric Munar, Camilo J. Cela-Conde dell’Università delle Isole Baleari e Marcos Nadal dell’Università di Vienna.
Pubblicato sulla rivista Social cognitive and Affective Neuroscience, lo studio sostiene che una stimolazione elettrica a bassa intensità della corteccia dorso laterale prefrontale sinistra, sede della valutazione estetica, può cambiare a distanza anche di poco tempo, il giudizio che si dà a un'immagine. Questo fatto riguarda peró solo le opere d'arte figurative, non quelle astratte, per le quali l'apprezzamento non varia.
24 GIOVANI 'CAVIE'
Il risultato è stato raggiunto grazie a uno studio effettuato su un campione di 24 giovani, tutti di età compresa tra i 19 e i 28 anni. Divisi in due gruppi, il primo ha eseguito l'esperimento vero e proprio: ai 12 ragazzi è stata sottoposta l'osservazione di 70 immagini astratte (come quadri astratti e schizzi) e 80 immagini figurative (come quadri realisti, quadri impressionisti, fotografie di paesaggi rurali e urbani), delle quali poi hanno dovuto esprimere un giudizio con un punteggio da 0 a 100. Questo per tre volte, la prima senza influenza alcuna, le altre sotto l'effetto di una neurostimolazione che utilizza corrente a bassa intensità tdcs (Transcranial direct current stimulation) alla corteccia dorso laterale prefrontale sinistra attraverso piccoli elettrodi. Mentre la prima stimolazione era reale, però, la seconda era finta, placebo. Confrontando i risultati ottenuti, i ricercatori hanno registrato un incremento del gradimento del 3 per cento in caso di immagini figurative, mentre è rimasto invariato il gradimento dei quadri astratti. La valutazione registrata invece dopo la stimolazione placebo non mostrava cambiamenti rispetto alla prima.
Il secondo gruppo, invece, ha avuto un compito di controllo: sono stati posti di fronte alle stesse immagini e anche loro sottoposti alle due stimolazioni, quella vera e quella placebo; il giudizio, però, doveva essere espresso sui colori dei quadri e delle fotografie. Questa volta, le differenze di giudizio a seguito della stimolazione non sono risultate rilevanti.
La scoperta, spiega la stessa Zaira Cattaneo, è il fatto che "l’innalzamento della eccitabilità della corteccia prefrontale sinistra tramite la tecnica tdcs induce un aumento nell'apprezzamento estetico di opere d'arte figurative, ma non astratte".
Sicuramente però, le ricerche non si fermeranno qui: questo lavoro apre prospettive di conoscenza su come il piacere estetico, che si accompagna alla contemplazione di cose belle, possa aiutare nel trattamento di pazienti (per esempio, depressi) che sembrano non riuscire a trarre piacere da ciò che vivono e da ciò che vedono.
in 'documento da sfogliare' i grafici dell'esperimento