La norma è in vigore dal 4 settembre. Oltre alla carta di soggiorno, il cittadino straniero deve essere in possesso degli stessi requisiti di quello italiano. Dove trovare tutte le informazioni necessarie.
Dal 4 asettembre scorso, anche i cittadini extracomunitari titolari di un permesso ce per soggiornanti di lungo periodo, la cosiddetta carta di soggiorno, possono chiedere l'assegno dei comuni per i nuclei familiari numerosi. La novità è entrata in vigore con la legge europea 2013, che ha sanato una discriminazione, rispetto a quello che dicono le normative comunitarie, a danni dei “lungosoggiornanti”. I tribunali italiani, del resto, avevano iniziato da tempo ad accogliere i ricorsi di chi veniva escluso dal beneficio, costringendo a pagarlo i Comuni e l’Inps, che versa materialmente l’assegno.
Naturalmente, oltre alla carta di soggiorno, i cittadini stranieri devono avere anche gli altri requisiti previsti per i cittadini ue e italiani: almeno tre figli minori e un reddito che non sfora una soglia variabile in base al numero dei familiari. Quest’anno, per esempio, una famiglia di cinque persone, di cui almeno tre figli minori, deve avere un indicatore della situazione economica (ISE) non superiore a 24.377,39 euro.
L’Inps si è subito adeguata alla novità e ha aggiornato anche il sito www.inps.it , dove da ieri c’è scritto che “hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare dei Comuni” anche i “cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo”. Sulla stessa pagina ci sono tutte le altre informazioni necessarie a chiedere il beneficio.