UN VIAGGIO TRA ARTE PIANTE E POESIA DEL PARCO GIARDINO SIGURTA’
Labirinto, Viale delle Rose, in bici sul Belvedere di Giulietta e Romeo

Ben 600.000 metri quadrati, da fiaba. Fusione di un parco storico del 1617 e un giardino moderno, è il Parco giardino Sigurtà, nella provincia veronese.

Perdersi, cercarsi, correre, scherzare tra 1500 esemplari di Tasso lungo un percorso che si snoda su una superficie di 2500 metri quadrati; perché nessuno può rimanere indifferente dinnanzi ad un …Labirinto. Pochi passi più in là sul Belvedere di Giulietta e Romeo.

Ben 600.000 metri quadrati, da fiaba. Fusione di un parco storico del 1617 e un giardino moderno, è il Parco giardino Sigurtà, nella provincia veronese. Da girare in bici, a piedi, in trenino o con le macchinette usate dai giocatori di Golf, sensazione fantastica sui prati.

Ha avuto origine grazie ad un calesse. Nel 1941 infatti il Dottor Carlo Sigurtà doveva raggiungere spesso la stazione ferroviaria di Desenzano del Garda (BS), ma la scarsità di benzina dovuta alla guerra lo condusse a Valeggio sul Mincio, località famosa per i calessi. Qui, tuttavia, il caso volle che finì per acquistare ben più di una carrozza, ovvero una tenuta agricola di grandi dimensioni e, grazie ad un diritto secolare di attingere l’acqua dal vicino fiume Mincio, riuscì anno dopo anno a dare vita a questo tesoro naturalistico unico al mondo.

E in una domenica di marzo del 1978, precisamente il 19 del mese che annuncia la primavera, il parco venne aperto per la prima volta al pubblico.

“Sì dilettosa qui scorre la vita/ch’io qui scrupolo avrei farmi eremita”. Tante sono state le personalità che hanno visitato il Parco Giardino Sigurtà. Nel 1792 il poeta Ippolito Pindemonte scrisse questi versi che sono tuttora presenti, incisi, si fanno leggere…

Perché scienziati e i Premi Nobel sono stati ospiti del Parco: Waksman, Premio Nobel nel 1952 e scopritore della Streptomicina, Alexander Fleming, Premio Nobel nel 1945 e scopritore della Penicillina, Gerhard Domagk, Premio Nobel nel 1939 e scopritore dei sulfamidici, Konrad Lorenz, Premio Nobel nel 1973 e fondatore dell’etologia, e Albert B. Sabin, scopritore del vaccino orale contro la poliomielite.

All’ombra di Querce e fitti boschi. Costruita in stile rocaille, con pietre e numerosi fossili incastonati, una grotta, un rifugio caro al nobiluomo che ne fu committente Antonio Maffei che, in quell’atmosfera raccolta, soleva conversare con gli amici di filosofia, arte, poesia e amore.

Fantastica meta tutto l’anno e assolutamente da scoprire in questi giorni o anche al rientro dalle vacanze, per esempio partecipando agli eventi.

Domenica 8 settembre ritornerà uno degli appuntamenti più amati, l’evento dedicato alla sempre più diffusa moda giapponese di travestirsi come i personaggi dei cartoons e della fantasia. Più di 400 cosplayers e ospiti protagonisti dei cartoni e delle sigle, come Cristina D’Avena, Giorgio Vanni, animeranno la giornata al Parco con sfilate in costume, esibizioni musicali sulle note delle più conosciute sigle dei cartoni animati e divertenti gag.

Davvero un parco per tutte le età, per le diverse inclinazioni, per esempio passeggiare e incontrare Daini. O scattare foto sdraiati sul verde, con alle spalle un castello.

È possibile trovare i volantini illustrativi del Giardino Sigurtà all’interno di grandi centri commerciali che danno diritto a sconti, e dire: grazie pubblicità! Perché il problema di certe bellezze è che restano per lo più di nicchia, prima perché di proprietà di uomini e famiglie che possono permettersi di ritagliare per sé pezzi di paradiso, poi perché una volta aperti non hanno la massiccia comunicazione al pari di prodotti commerciali e di consumo; ma se lo Stato lo sentissimo davvero nostro, questo sarebbe un gioiello dello Stato. Attenzione non basterebbe avere di proprietà dello Stato patrimoni così belli, perché già ce ne sono fin troppi, con una gestione delle cose che oscilla tra la “non cura” e la “troppa conservazione dei beni”: in entrambi i casi i cittadini non possono goderne.

La conduzione di questo Parco farebbe dire: serve un simile atteggiamento imprenditoriale per la nostra Italia, giardino e museo.

Unica pecca i costi della macchina da Golf… essendo tariffa ad ore mette una certa ansia che poco si abbina all’atmosfera di rilassatezza, relax, benessere dell’ambiente.

Proponiamo una tariffa in alternativa, a scelta, giornaliera. Forse, ma non credo nemmeno sia così, potrebbero perderci da un superficiale Business Plan ma ne guadagnerebbero come risultato di percezione.

Resta la sensazione che qualcosa ci sia stato rubato…ma anche noi stiamo attenti, forse il Parco Sigurtà ci ruba il cuore.

16/07/2013
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