C'è solo la crisi dietro alla scelta del signor Rossi, che decide di farsi curare in un negozio di dentisti?
Denti sani, belli e a prezzi ragionevoli. Materiali di prima qualità e impiego di professionisti non sembrano più esclusiva degli studi dentistici di una volta, quelli che nell’immaginario collettivo sono presieduti da un dentista ricco e con la Ferrari. Da una decina di anni, almeno, hanno fatto la loro comparsa i “negozi” in franchising, quelli che danno direttamente sulla strada, ma anche i service, gli studi all’interno dei supermercati (in Emilia, Piemonte e Liguria) e gli ambulatori sociali, dove il low cost è di casa. A sostenere la salute dei denti degli italiani ci sono attualmente 41.327 studi odontoiatrici mono-professionali, dei quali il 70% è di piccola o media dimensione (dati dell’Agenzia delle Entrate riferiti al 2010), mentre sono 1.415 le società srl in odontoiatria a capo di diverse strutture, anche se è difficile avere un numero preciso dei franchising aperti in Italia. Tre milioni i pazienti in meno la stima dal 2009 a oggi che vedrebbe gli studi mono-professionali in crisi, ma la concorrenza che sentono maggiormente i piccoli dentisti è dovuta sia ai prezzi più bassi sia alla flessibilità degli orari.
QUALI SOCIETA' DIETRO AI NEGOZI?
Partiamo da Vitaldent, che fa un po’ caso a sé: conta 60 centri in Italia, fa parte di un gruppo spagnolo che vende il servizio di apertura, promozione e gestione ma non è proprietario del centro. “I Centri Vitaldent sono la risposta all’evoluzione del mercato odontoiatrico. Vitaldent garantisce tutti gli strumenti organizzativi e di marketing che permettono di ottenere ottimi risultati economici offrendo cure odontoiatriche di assoluta qualità”, si legge sul sito. Amicodentista conta 14 studi operanti soprattutto in città del Centro Nord e investe nella comunicazione il 5% del proprio fatturato. DOOC, invece, ha aperto una ventina di centri tra Roma, Milano e Torino nel giro di un anno e ci tengono a precisare che non essere dentisti low cost: “Siamo un’azienda che l’alto standard qualitativo delle cure a prezzi competitivi, fornendo al paziente prezzi accessibili e soluzioni di pagamento personalizzate”. Le previsioni sono più che ottimistiche: 30 centri entro il 2013 per arrivare a 70 nei prossimi cinque anni. Ideasorriso è un progetto nato in Veneto e successivamente ampliatosi sul territorio nazionale con 30 studi dentistici. L’obiettivo è “permettere ai molti pazienti che necessitano di interventi odontoiatrici, spesso troppo onerosi, di intraprendere le proprie cure all’interno di tutto il territorio italiano, senza doversi recare all’estero, garantendo in questo modo una certificazione esclusivamente italiana”. Per quanto riguarda Apollonia, invece, si tratta di una rete di cliniche presenti soprattutto nel Nord e nel Centro Italia. Dal 2008 e nel giro di due anni circa ha servito 14mila pazienti con 70mila prestazioni. Doctor Dentist è, infine, un gruppo di centri odontoiatrici.
Nato a Milano con i primi centri, (attualmente ne conta quattro) ha intenzioni di forte espansione nel Paese: la società oltre ai listini chiari promette anche preventivi competitivi e un finanziamento a tasso 0 fino a due anni. “Tra i nostri punti di forza c’è quello di assicurare al paziente lo stesso team per tutta la durata della cura”. Un settore ricco e in fermento, quindi, ma perché il signor Rossi dovrebbe fidarsi ed entrare in un negozio per farsi fare una pulizia completa dei denti o inserire un ponte in ceramica? I prezzi in fondo variano come per gli studi odontoiatrici e non sono sempre bassi: ciò che fanno queste strutture è semplicemente rendere pubblici in sala d’attesa i prezzi per ogni tipo di prestazione o prodotto, a differenza del dentista che nel suo studio indica solo il costo dell’intero intervento. E di sfruttare al massimo il decreto Bersani che permette ai professionisti di utilizzare la pubblicità in modo decisivo per far conoscere meglio la propria attività.