MULTINAZIONALI
Unilever non recede e conferma i 120 licenziamenti

Nulla di fatto nell'incontro di questa  mattina in Assolombarda: le posizioni di azienda e sindacati rimangono inconciliabili.  Il gruppo anglo-olandese ha confermato la volontà  di smantellare la sede di Milano. Di Rago (Femca-Cisl) "Vogliono tagliare la testa e mantenere in Italia solo le braccia". 

Niente da fare. La Unilever  non cambia idea sulla sede di Milano e conferma i 120 licenziamenti del sito di via Ugo Bassi, che insieme alla sede centrale di Roma costituisce il cervello di una rete di 4 stabilimenti per un totale di 3.000 dipendenti. E' quanto  racconta  Salvatore Di Rago, membro della segreteria milanese della Femca-Cisl, che ha partecipato all'incontro di oggi con i rappresentanti dell'azienda in Assolombarda.

"Il gruppo - spiega il sindacalista - conferma la sua linea, mentre noi vogliamo tenere aperta la sede di Milano, che si occupa di logistica e di ricerca", che invece la multinazionale anglo-olandese vorrebbe chiudere per centralizzare le attività a Londra e Rotterdam. Secondo Di Rago, "spostare queste attività da Milano significa concepire all'estero prodotti per il mercato italiano", con inevitabili "ripercussioni sulla loro qualità". Alcuni esempi sono i gelati Algida, ma anche i dadi Knorr o i prodotti per l'igiene personale Mentadent, che debbono "rispondere al gusto dei consumatori". Secondo Di Rago, invece, "Unilever vuole tagliare la testa e mantenere solo le braccia in Italia".   La procedura di mobilità è stata aperta il 25 marzo per due società del Gruppo: la Unilever Italy Holdings (79 addetti a tempo indeterminato e 17 a tempo determinato) e la Unilever Italia Logistics (16 dipendenti a tempo indeterminato e 8 a tempo determinato).

Per il momento è dunque confermato il 'muro contro muro' anche se una possibile mediazione potrebbe fare perno su alcuni prepensionamenti ed un ricollocamento presso i fornitori del gruppo, senza prescindere dai tradizionali ammortizzatori sociali. In ogni caso, nonostante le posizioni al momento inconciliabili tra azienda e sindacati, il confronto resta aperto e i prossimi 2 appuntamenti in Assolombarda sono stati fissati per il 24 e per il 30 aprile.

11/04/2013
redazione
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