Prima nazionale della piece teatrale sulla vicenda dei due ragazzi diciottenni del centro sociale Leoncavallo, uccisi il 18 marzo 1978 a due giorni dal rapimento di Aldo Moro. Il clima di quei tempi attraverso le storie di cinque personaggi realmente vissuti.
Dal 18 marzo al 14 aprile
Viva l’Italia
Di Roberto Scarpetti
Regia: César Brie
Interpreti: Andrea Bettaglio, Massimiliano Donato, Federico Manfredi, Alice Redini, Umberto Terruso.
Teatro Elfo Puccini- Corso Buenos Aires 33- tel 02 00660606
Orario: mar-sab ore 21-dom. ore 16
Biglietto: 30,50/16 euro
In prima nazionale al teatro Elfo di Milano, «Viva l'Italia», la piece teatrale per ricordare Fausto e Iaio, i due diciottenni milanesi, militanti del centro sociale Leoncavallo, freddati da un commando in via Mancinelli la sera del 18 marzo 1978, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro da parte delle BR. Il testo, definito dalla Giuria del Premio Riccione per il Teatro “ una spiazzante Spoon River dei nostri ‘anni di piombo’” ricostruisce la cronaca di quei giorni attraverso le storie di cinque personaggi, ispirati a persone realmente esistite: Fausto, la madre di Iaio, uno dei tre assassini, il commissario della Digos titolare dell’inchiesta e un giornalista che, ossessionato dalla vicenda, comincia a condurre delle indagini indipendenti. Per usare le parole dello stesso autore, Roberto Scarpetti “ in “Viva l’Italia” non c’ è un narratore onnisciente che conduce gli spettatori nei segreti e nei retroscena di un fatto storico: in questo caso la Storia è narrata in prima persona dai personaggi che l’hanno vissuta. Una drammaturgia storica, anzi cinque storie personali che intrecciandosi tra loro ricostruiscono il quadro d’insieme. L’ambizione è quella di far rivivere al pubblico il passato come fosse presente, con tutte le emozioni, i sentimenti, la disperazione di persone reali, persone che sono state coinvolte in qualcosa più grande di loro, mentre la vita di tutti i giorni andava avanti, come se non fosse successo niente.