Successioni
Testamenti ed eredità, come fare

Lasciare scritte le proprie volontà può facilitare gli eredi e gli esecutori testamentari, assumendosi la propria responsabilità.

Per rispondere alle richiesta di alcuni pensionati iscritti la Fnp Cisl, in collaborazione con l’Ufficio successioni del Caf riprendono le notizie riguardante il testamento, le “successioni” dopo l’interruzione della rubrica su Pensionati Oggi. Fare testamento è un atto che deve essere fatto quando si è in possesso di tutte le facoltà mentali. Non si deve aspettare di essere vecchi, potrebbe essere troppo tardi. Lasciare scritte le proprie volontà, può facilitare gli eredi e gli esecutori testamentari, si possono evitare inutili discussioni ai futuri eredi e ci si assume la propria responsabilità.

La denuncia di successione si apre alla morte di una persona e può essere legittima , quella che avviene secondo le disposizioni di legge, o testamentaria , che avviene seconde le volontà lasciate dal defunto tramite la stesura di un testamento. La successione determina il sub-ingresso di un soggetto (erede o legatario) nella titolarità dei rapporti giuridici patrimoniali sia attivi che passivi.Tra i diritti patrimoniali, peraltro, non si trasferiscono i diritti di uso, usufrutto e abitazione , che si estinguono con il decesso del titolare stesso.

Chi è chiamato all'eredità non è titolare del patrimonio del defunto sino che l'eredità stessa non è stata accettata; fino a quel momento l'eredità è definita “giacente”. Con l'accettazione l'erede acquisisce la titolarità dei rapporti giuridici del deceduto con effetto retroattivo alla data della morte. L'accettazione può essere “tacita” (eseguita con un comportamento che determini tale volontà) o “espressa” (contenuta in un atto notarile); mentre non può essere parziale o condizionata.

Il diritto di accettare l'eredità si prescrive in 10 anni.

All'eredità si può anche rinunciare con una dichiarazione incondizionata resa in Tribunale o davanti a un notaio.

La rinuncia è revocabile purché non siano trascorsi 10 anni dalla data della morte.

In caso di rinuncia di un successibile, l'eredità si devolve per “rappresentanza” , cioè con il subentro dei discendenti al posto del rinunciante.

La Dichiarazione di successione deve essere presentata entro un anno dall'apertura della successione , cioè dalla data del decesso.

L'Ufficio competente è l' Agenzia delle Entrate del Comune di ultima residenza della persona scomparsa.

L'espletamento delle formalità burocratiche inerenti la presentazione della Dichiarazione di Successione si possono distinguere nelle seguenti fasi:

  • Compilazione della Dichiarazione di successione

  • Compilazione del prospetto di liquidazione delle imposte di successione

  • Predisposizione del modello di pagamento delle imposte ipotecarie e catastali

(modello F23)

  • Presentazione della Dichiarazione di successione presso l'ufficio

dell'Agenzia delle Entrate competente

  • Predisposizione della domanda di voltura catastale e sua presentazione presso l'Agenzia del Territorio competente

Analizziamo insieme gli aspetti di una successione legittima .

Qualora il defunto non abbia redatto in vita alcun testamento, si applica la cosiddetta successione legittima, cioè stabilita dalla legge.

L'art. 565 del codice civile individua le categorie di soggetti appartenenti alla famiglia del de-cuius che la legge istituisce quali suoi eredi in mancanza di testamento, e sono nell'ordine, i figli, legittimi e naturali, fratelli e sorelle, i genitori e altri ascendenti legittimi, il coniuge, gli altri parenti entro il sesto grado, e, in ultima analisi, lo Stato.

I diritti successori dei figli

Ai fini successori i figli legittimi, nati in costanza di matrimonio, sono in linea di massima equiparati ai figli naturali, purché riconosciuti volontariamente dai genitori o dichiarati giudizialmente tali. Essi succedono per legge al padre e alla madre in parti uguali.
Lo status di figlio legittimo, peraltro, è acquistato direttamente anche dal figlio adottato in forza della cosi detta adozione legittimante, ai sensi cioè degli art. 6 e seg. della legge 4 maggio 1983, n. 184: egli, dunque, non è semplicemente equiparato ad un figlio legittimo, ma risulta tale a tutti gli effetti.

I diritti successori di fratelli e sorelle, di genitori e ascendenti

La categoria dei fratelli e delle sorelle del de-cuius, esclusa dall'esistenza di prole, ha invece diritto ad acquistare l'eredità in parti uguali in mancanza di coniuge, genitori e ascendenti. In particolare va però ricordata una distinzione: i fratelli unilaterali, per parte di padre (consanguinei) o per parte di madre (uterini), succedono soltanto per una quota pari alla metà di quella spettante ai fratelli germani. I genitori, anche adottivi, e, in assenza di questi, gli ascendenti, sia paterni che materni, succedono a colui che muore in parti uguali, qualora il defunto non lasci figli, né fratelli o sorelle o loro discendenti.

La successione del coniuge

Al coniuge è devoluta l'intera eredità solo in mancanza di figli, ascendenti, fratelli e sorelle. In caso contrario, concorre con gli altri eredi legittimi secondo quote stabilite di volta in volta dalla legge. Ai fini successori si precisa che il coniuge separato gode dei medesimi diritti del coniuge non separato, mentre il divorziato non ha più alcun diritto nella successione.

I diritti successori degli altri parenti

In mancanza di altri soggetti appartenenti alle suddette categorie, l'eredità può essere raccolta dai parenti fino al sesto grado. A tale riguardo, peraltro, è applicabile la regola secondo cui il parente più prossimo esclude il più remoto, mentre, a parità di grado, l'eredità è ripartita in parti uguali.

La successione a favore dello Stato

Quando il de cuius non lascia alcuno dei parenti individuati dalla legge né nomina propri eredi per testamento, l'eredità è acquistata di diritto dallo Stato con beneficio d'inventario, senza bisogno di accettazione (art.586 c.c.).
La responsabilità dello Stato per i debiti ereditari non può mai eccedere il valore dei beni acquistati.

Per quanto riguarda la successioni testamentaria, ci proponiamo di illustrarla dettagliatamente in un prossimo articolo

Il Caf Cisl Milano, tramite il suo Ufficio Successioni si occupa dell'espletamento di tutta la pratica di successione, sia legittima che testamentaria, compreso il deposito presso le Agenzie delle Entrate competenti e la voltura catastale dei beni immobili.

Il sevizio è rivolto principalmente ai tesserati Cisl che hanno uno sconto del 50% sulle tariffe applicate.

L'Ufficio Successioni riceve previo appuntamento contattando il numero 02-20525899.

30/07/2012
Redazione - info@jobedi.it
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