DENTRO IL LABIRINTO

di Andrea Camilleri

Edizioni Skira

15 euro

Romanzo

Nella notte tra il 10 e l’11 gennaio 1936, in un appartamento milanese di Corso XXII Marzo, viene trovato riverso nel bagno, al buio perché la corrente elettrica era stata tagliata per morosità, Edoardo Persico, uno dei maggiori intellettuali dell’epoca, convinto antifascista, noto soprattutto come architetto e critico dell'architettura. Aveva solo 35 anni. La causa del decesso viene classificata come “indeterminata” e la procura archivia la pratica. Da qui prende il via il nuovo romanzo di Andrea Camilleri, che si apre sul volto cadavere del protagonista ritratto da tre pittori, suoi fraterni amici, che lo raffigurano in modo differente. Di seguito lo scrittore, basandosi su carte, testimonianze e successive ricostruzioni storiche, cerca di tratteggiare la figura di Persico, che presenta comunque lati segreti e poco documentati. Tutto questo labirinto di informazioni infine dà vita a un noir verità che, rispondendo a tutti gli interrogativi rimasti in sospeso, sfocia in una conclusione inattesa e sorprendente.

“Ho  davanti a me  le riproduzioni di quattro disegni che rappresentano il medesimo soggetto: la testa di un cadavere disteso sopra un tavolo di obitorio. Si tratta di schizzi dal vero”. E’ questo l’incipit del libro, una “quasi premessa” come la definisce l’autore, da cui si dipana la ricostruzione di Camilleri che alla fine,  giunge a una conclusione, che è sì romanzesca, ma dalla quale no si potrà prescindere.